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" La Ribellione di Robert fu scatenata da una bugia. Rhaegar non rapì mia zia e non la stuprò. Lui l'amava. E lei amava lui. "
-- Bran Stark a Samwell Tarly

La Ribellione di Robert (Robert's Rebellion), conosciuta anche come "Guerra dell'Usurpatore", è il nome con cui viene riconosciuta la rivolta di Robert Baratheon (da cui prende il nome), Eddard Stark e Jon Arryn contro la Casa Targaryen, la casa reale dei Sette Regni. Durò quasi un anno, terminando con la fine della dinastia Targaryen nei Sette Regni e con l'inizio del regno di Robert Baratheon.

Antefatti[]

Torneo di Harrenhal[]

Vedi in dettaglio: Torneo di Harrenhal

Nel 281 CA, un grande torneo viene organizzato da Lord Walter Whent ad Harrenhal. La maggior parte dei nobili dei Sette Regni si riversa nelle Terre dei Fiumi per prendere parte ai festeggiamenti. Tra di loro anche l'erede di Grande Inverno, Brandon Stark, e i suoi fratelli minori, Eddard, Lyanna e Benjen.

L'ospite di maggior riguardo di tutto il torneò è re Aerys II Targaryen, il quale non abbandonava la Fortezza Rossa da molti anni, precisamente da quanto era stato tenuto prigioniero per circa sei mesi durante la ribellione di Duskendale. Il re si trova ad Harrenhal sotto consiglio del suo Maestro dei Sussurri.

Il torneo genera una grande gioia, alla quale si unisce l'euforia per quello che sembrava l'arrivo della primavera. In aggiunta, le cappe bianche festeggiano l'entrata di un nuovo membro nella loro organizzazione, ser Jaime Lannister. La fine del torneo non è però così gioiosa. Dopo aver vinto l'ultima giostra, il futuro re, Rhaegar Targaryen, si prepara a coronare la regina d'Amore e di Bellezza. Invece di incoronare sua moglie, la principessa dorniana Elia Martell, Rhaegar la supera e si dirige ad incoronare Lyanna Stark di Grande Inverno. Eddard Stark ricorda questo momento come quello in cui tutti i sorrisi dei presenti si spensero.

Rapimento di Lyanna Stark[]

Dopo un imprecisato lasso di tempo, Lyanna Stark sembra venga rapita da Rhaegar Targaryen. La notizia arriva a suo fratello Brandon Stark mentre si sta dirigendo a Delta delle Acque per sposare Catelyn Tully. Brandon si dirige immediatamente ad Approdo del Re con i suoi compagni, Ethan Glover, suo scudiero, Elbert Arryn, nipote di Jon Arryn ed erede della valle di Arryn, e Jeffory Mallister. Quando Brandon raggiunge la Fortezza Rossa, rimane fuori dalle mura e grida a Rhaegar Targaryen di uscire e prepararsi a morire, ignaro della mancata presenza del principe a corte. Questo atto porta all'arresto dell'uomo e dei suoi compagni su ordine del re Aerys II Targaryen, che li accusa di star pianificando l'omicidio del principe.

Successivamente, il re chiama a corte i padri degli uomini accusati. Sia loro che i figli muoiono tra atroci sofferenze. Il Lord di Grande Inverno, Rickard Stark, arriva con duecento dei suoi uomini migliori, eppure nessuno di loro fa ritorno a casa. Alla richiesta di un processo per singolar tenzone, re Aerys accetta, comunicando però che sarebbe stato il fuoco il campione della Casa Targaryen. Rickard, con indosso la sua completa armatura, viene sospeso all'interno di una gabbia nella sala del trono. Successivamente il re chiama a raccolta i suoi piromanti, Rossart a capo del gruppo, e fa accendere loro dei fuochi sotto il Lord di Grande Inverno.

Brandon Stark viene fatto entrare nella sala incatenato in un congegno di tortura proveniente da Tyrosh mentre il padre bruciava vivo. La sua lunga spada è posizionata lontano dalla sua portata e Brandon arriva a strangolarsi nel tentativo di raggiungerla per poter salvare il padre che nel frattempo stava bruciando lentamente sopra la sua testa. Subito dopo, Aerys richiede la testa di Robert Baratheon, il promesso sposo di Lyanna, e di Eddard Stark, ora Lord di Grande Inverno dopo la morte del padre e del fratello. Robert e Ned si trovavano all'ora nella valle e Jon Arryn si rifiuta di obbedire. In risposta, chiama i suoi alfieri per ribellarsi. Questo è l'atto che porta all'inizio della guerra che durò quasi un anno.

La ribellione[]

I combattimenti hanno inizio nella valle. Sebbene lord Arryn chiami a raccolta i vessilli leali alla Casa Arryn, non tutti i suoi alfieri si schierano dalla sua parte. Alcuni restano leali al re, tra cui Marq Grafton. Grafton chiama a se gli altri lealisti e impedisce ai ribelli di raggiungere Città del Gabbiano. Con il porto bloccato, Eddard decide di raggiungere il Nord attraverso le montagne, passando per le Dita dove, con l'aiuto di un pescatore, riesce ad attraversare il Morso e a raggiungere il suo seggio per chiamare a raccolta i suoi vessilli.

Le difese di Città del Gabbiano cedono con l'uccisione di Marq Grafton da parte di Robert Baratheon nella battaglia di Città del Gabbiano. Subito dopo, Robert si imbarca per Capo Tempesta con l'intenzione di chiamare a raccolta anche i suoi vessilli.

Battaglia di Sala dell'Estate[]

Esattamente come nella valle, non tutti i lord di Capo Tempesta si schierano al fianco di Robert Baratheon. La battaglia di Sala dell'Estate è in realtà composta da tre diversi combattimenti, tutti combattuti durante un solo giorno. I lord di Casa Grandison, Casa Cafferan e di Casa Fell pianificano di unirsi all'avanguardia che si prepara a partire da Sala dell'Estate per attaccare Capo Tempesta. Robert, che è venuto a conoscenza del loro piano, attacca per primo i singoli eserciti una volta che questi arrivano individualmente. Lord Fell muore nella battaglia e Robert cattura il figlio Silveraxe. Dopo questa battaglia, Robert torna a Capo Tempesta per ragioni sconosciute. Qui convince i suoi nemici a passare dalla sua parte, compresi i lord di Gradison, Cafferan e addirittura Silveraxe Fell, suo prigioniero fino a poco prima.

Battaglia di Ashford[]

La successiva battaglia principale è la battaglia di Ashford. Qui, la vittoria che non sarà però decisiva per i lealisti. È l'avanguardia di Randyll Tarly a distruggere le forze di Robert prima che questi faccia lo stesso con le forze di Mace Tyrell. Lord Cafferan, passato ai ribelli, viene ucciso dallo stesso Tarly e la sua testa viene spedita a re Aerys II. Secondo tutte le fonti, la battaglia non è assolutamente decisiva, anche se a Mace Tyrell piace ricordarla come la grande vittoria contro Robert, sebbene lui ne prese parte solo marginalmente. Robert, catturato ed imprigionato, riesce a scappare poco dopo. In seguito alla battaglia di Ashford, Mace Tyrell marcia verso Capo Tempesta per assediare il castello. L'assedio dura circa un anno.

Battaglia delle Campane[]

Nel frattempo, Eddard Stark ha raggiunto Grande Inverno e ha chiamato i suoi vessilli, avviandosi verso sud. Hoster Tully, Lord di Delta delle Acque, si unisce alla ribellione dalla parte dei ribelli, in una nuova alleanza che comprende un matrimonio tra Eddard e la sua primogenita Catelyn a sostituirsi a quello con Brandon Stark, morto pochi giorni prima del matrimonio. Re Aerys, a causa degli eventi nelle Terre della Tempesta, è arrivato a credere che il suo Primo Cavaliere del Re, Owen Merryweather, sia inefficiente. Il re arriva addirittura a pensare che le azioni di Merryweather siano atte al sostegno della ribellione e, dopo averlo privato dei suoi titoli e delle sue terre, lo esilia. Al suo posto viene nominato lord Jon Connington, amico di Rhaegar e grande combattente.

L'uomo guida personalmente un esercito sul campo. È alle calcagna di Robert quando questo arriva a Tempio di Pietra, luogo in cui avviene la battaglia soprannominata delle Campane, la prima che ha luogo nel 283 CA. Robert ferito si nasconde a Tempio di Pietra, che Jon Connington prende con la forza per poi iniziare la ricerca di Robert casa per casa. Prima che lo possa trovare, le forze di Eddard Stark e Hoster Tully raggiungono la località e attaccano l'esercito dei lealisti, che combatte con forza. Connington riesce a ferire lord Tully e uccide il cugino ed erede di lord Jon Arryn, Denys Arryn. Nel frattempo, i due eserciti si scontrano tra le strade e i vicoli, alcuni anche sui tetti. A un certo punto, Robert esce dal suo nascondiglio e guida il contrattacco. Quando Connington si rende conto che la battaglia è persa, si ritira con ordine. Al termine dello scontro, re Aerys si rende conto che Robert non è solo un lord fuorilegge, ma forse la peggior minaccia alla sua dinastia dai tempi di Daemon Blackfyre. Connington viene esiliato a causa del suo fallimento e gli vengono tolti titoli e terre. Al suo posto viene nominato Qarlton Chelsted. È dopo questa battaglia che re Aerys ordina ai suoi piromanti di posizionare l'altofuoco lungo tutta Approdo del Re fin all'interno della Fortezza Rossa.

La morte di Denys Arryn fa si che Hoster Tully riesca a ottenere un buon matrimonio anche per la sua secondogenita, Lysa, che viene promessa a Jon Arryn, in cerca di un erede e il cui matrimonio con una donna considerata fertile, fa al caso. Così Hoster vede entrambe le sue figlie sposarsi in doppia cerimonia, con Robert Baratheon tra gli invitati del matrimonio. Qui come nella valle, non tutti gli alfieri dei Tully si schierano dalla parte dei ribelli. Le case Ryger, Darry, Goodbrooke e Moonton prendono le parti dei Targaryen nella guerra, mentre i Frey rimangono neutrali fino a che non è chiaro chi avrebbe vinto.

Al termine della battaglia delle Campane, gli uomini della Guardia reale, Barristan Selmy e Jon Darry, vengono mandati nelle terre dei Fiumi a riordinare i resti dell'esercito di Jon Connington mentre il loro lord comandante, Gerold Hightower, viene inviato alla ricerca di Rhaegar su ordine di re Aerys. Al suo ritorno, Rhaegar riesce a convincere il padre a chiedere l'aiuto di Tywin Lannister. Da Castel Granito non arriva altro che silenzio. Nel frattempo, i sospetti dell'attuale Primo Cavaliere di Aerys, Qarlton Chelsted, riguardo ai piromanti che fanno visita al re giorno e notte, lo spingono a indagare. L'uomo scopre il piano di Aerys e cerca di dissuaderlo ma niente sembra far cambiare idea al sovrano. Esasperato, si dimette da Primo Cavaliere, finendo per essere bruciato vivo su ordine di Aerys. Al suo posto, viene nominato Primo Cavaliere Rossart, il suo piromante preferito.

La battaglia del Tridente[]

Alla fine, le forze principali di entrambe le fazioni si riuniscono alla battaglia decisiva: la battaglia del Tridente. Durante lo scontro, il principe Rhaegar e Robert si incontrano in un corpo a corpo in una delle anse del Tridente mentre tutt'attorno a loro la battaglia imperversa. Robert colpisce Rhaegar con un colpo di martello sul ventre talmente potente, da distruggere i rubini applicati sulla sua armatura. La caduta del principe segna la vittoria per i ribelli e la disfatta dei lealisti. Tra i morti nelle fila dei leali alla corona, due delle tre guardie reali presenti in combattimento perdono la vita: il principe Lewyn Martell e ser Jonothor Darry. Il terzo cavaliere della Guardia Reale presente, ser Barristan Selmy, è ferito gravemente.

È solo verso la fine della guerra, approssimativamente durante la battaglia del Tridente, che Robert annuncia la sua pretesa al trono. Per giustificare la volontà di Robert, i maestri sosterranno successivamente che l'uomo abbia effettivamente una discendenza Targaryen. La nonna di Robert, Rhaelle Targaryen, era infatti una delle figlie di re Aegon V Targaryen, fatto che porta Robert ad essere il primo discendente con diritto al trono dopo Aerys, i suoi figli e i suoi nipoti. A causa delle gravi ferite causategli da Rhaegar durante lo scontro, Robert lascia il comando delle fasi finali al suo amico Eddard Stark, nella speranza di riprendersi per raggiungere Approdo del Re, che stava per essere saccheggiata da non meno di duemila uomini. Con la guerra ormai vinta, i Frey si schierano dalla parte dei ribelli. La lenta risposta data da Walder Frey, porta lord Hoster Tully a soprannominarlo "Lord Frey il ritardatario".

Battaglia del Mander[]

Gli Uomini di Ferro affondarono alcuni pescherecci, catturarono qualche grasso mercante, diedero alle fiamme alcuni villaggi e saccheggiarono un paio di piccole città. Ma alla foce del Mander incontrarono l'inattesa resistenza degli abitanti delle Isole Scudo, arrivati di tutta fretta con le loro navi lunghe per dare battaglia. Una dozzina di vascelli di ferro fu presa o affondata durante lo scontro che seguì, e anche se gli uomini di ferro inflissero più perdite di quelle che subirono, tra i loro caduti ci fu lord Quellon Greyjoy. I Greyjoy vinsero la battaglia, ma Balon Greyjoy preferì tornare nelle proprie acque e reclamare il Trono del Mare.

Sacco di Approdo del Re[]

Il sacco di Approdo del Re viene considerato l'ultimo grande scontro della guerra. Lord Tywin Lannister, che era rimasto neutrale per il resto delle ostilità, ha finalmente lasciato Castel Granito e si presenta poco dopo la battaglia del Tridente davanti alle porte di Approdo del Re, sostenendo la sua lealtà a re Aerys e chiedendogli di farlo entrare. Aerys da ascolto ai consigli dal Gran Maestro Pycelle, invece che a quelli del Maestro dei Sussurri Varys, e apre le porte della città.

L'apertura delle porte da inizio alla rovina di Aerys. L'arrivo delle forze Lannister scatena una distruzione perpetrata nel nome di Robert. Nel momento in cui Aerys si rende conto che tutto è perduto, ordina al suo Primo Cavaliere, il piromante Rossard, di accendere l'altofuoco nascosto sotto la città. L'uomo ordina quindi a Jaime Lannister, ultimo membro della Guardia Reale presente in città, e figlio di Tywin Lannister, di uccidere lord Tywin. Al suo posto, Jaime pugnala lord Rossart e, subito dopo, Aerys stesso nella Sala del Trono.

Nel frattempo, per dimostrare la sua lealtà al Baratheon, Tywin Lannister ordina a ser Gregor Clegane e ser Amory Lorch di uccidere la Principessa Elia Martell, moglie di Rheagar, con i suoi due figli Rhaenys e Aegon Targaryen. I due cavalieri irrompono nel Fortino di Maegor e qui Gregor Clegane uccide il principe Aegon, erede e figlio di Rhaegar, mentre la madre del piccolo è obbligata a guardare. Subito dopo, violenta la donna con le mani ancora sporche del sangue del figlio. Ser Amory trascina la principessa Rhaenys da sotto il letto di suo padre e la pugnala circa un centinaio di volte.

Quando poco dopo Eddard Stark entra nella Sala del Trono, trova Jaime Lannister seduto sul Trono di Spade e il cadavere di Aerys abbandonato ai suoi piedi. Quando Robert Baratheon arriva in città, Tywin Lannister gli presenta i corpi di Elia, Aegon e Rhaenys come prove della sua lealtà. Robert Baratheon accoglie con piacere la morte della famiglia di Rhaegar ma Eddard Stark lo vede come un atto brutale e lo definisce infanticidio. Il diverbio tra i due si inasprisce e Eddard si allontana da solo per terminare la guerra a sud.

Assedio di Capo Tempesta[]

Sebbene sia più un logoramento che una vera battaglia, l'assedio di Capo Tempesta, mantiene le forze di Mace Tyrell stazionate a Capo Tempesta per maggior parte della guerra. Durante l'accerchiamento, le forze dell'Altopiano guidate da Mace e Paxter Redwyne, mantengono un alto tenore mentre all'interno del castello, Stannis Baratheon e i suoi uomini muoiono di fame. L'aiuto per Capo Tempesta arriva alla fine nella figura di Davos Seaworth il quale riesce a far entrare illegalmente oltre i blocchi, un carico di cipolle. Stannis e le sue forze riescono così a resistere fino all'arrivo di Eddard e dei soccorsi. Lord Tyrell, all'arrivo degli Stark, abbassa immediatamente le sue bandiere.

Scontro alla Torre della Gioia[]

Ser Arthur Dayne, ser Oswell Whent e il Lord Comandante della Guardia Reale, Gerold Hightower, non sono presenti alle battaglie del Tridente, di Approdo del Re e di Capo Tempesta. I tre hanno trascorso il loro tempo a sorvegliare una piccola torre, soprannominata da Rhaegar Torre della Gioia. Lord Eddard la raggiunge con una scorta di sei uomini: Howland Reed, William Dustin, Ethan Glover, Martyn Cassel, Theon Wull e Mark Ryswell, subito dopo la fine dell'assedio di Capo Tempesta. I sette combattono contro le tre Guardie Reali, ma solo Eddard e Howland sopravvivono.

Lyanna Stark viene trovata nella torre e muore poco dopo aver richiesto a suo fratello di farle una promessa. Eddard quindi distrugge la torre cercando di creare una sorta di sepoltura per i morti. Di seguito Eddard cavalca fino a Stelle al Tramonto per consegnare alla sorella di ser Arthur Dayne, Ashara, la spada dell'uomo. La giovane si getta nel mare per la disperazione.

Assalto di Roccia del Drago[]

Con la vittoria dei ribelli sul Tridente, la regina Rhaella e il principe Viserys Targaryen vengono inviati a Roccia del Drago con il maestro d'armi reale, ser Willem Darry. Qui il principe Viserys viene incoronato da sua madre mentre sulla terra ferma, Stannis Baratheon sta costruendo una flotta per attaccare l'isola.

Dopo nove mesi dall'arrivo a Roccia del Drago, la regina partorisce Daenerys Targaryen durante una terribile tempesta che distruggerà la flotta Targaryen ancorata e muore poco dopo. Con la maggior parte della flotta distrutta, e con i Baratheon diretti verso Roccia del Drago, gli alfieri rimasti fedeli ai Targaryen sono disposti a vendere i giovani principi a Robert Baratheon. Prima dell'arrivo di Stannis è ser Willem Darry ad aiutare i giovani. L'uomo riesce a contrabbandare Viserys, Daenerys e la sua nutrice verso Braavos, dove gli ultimi Targaryen cominciano la loro vita in esilio. Stannis, successivamente, guida con successo l'assalto a Roccia del Drago.

Conseguenze[]

Con il successo della ribellione, la Casa Targaryen viene privata di ogni potere e decimata con gli ultimi due membri vivi ed esiliati al di là del mare Stretto. Robert Baratheon conquista il Trono di Spade e nomina Jon Arryn Primo Cavaliere del Re. A causa della morte di Lyanna Stark seguita al suo rapimento, Jon Arryn convince Robert a sposare Cersei Lannister in modo da avere al loro fianco la lealtà della Casa Lannister.

Nel frattempo, voci suggeriscono che Dorne stia organizzando un complotto, guidato dal principe Oberyn Martell in cerca di vendetta per la sorella e i suoi nipoti, a favore di Viserys Targaryen. Corvi e cavalieri vengono spediti tra i due regni ma i messaggi vengono rivelati solo di recente: un anno dopo la ribellione, Jon Arryn andò a Dorne a discutere la pace con Doran Martell. Tutte le voci su possibili ribellioni da parte del regno di Dorne, cessarono.

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