Il Trono di Spade Wiki
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" Lasciamo ai preti discutere del bene e del male. La schiavitù è una cosa reale. Posso porvi fine, vi porrò fine e porrò fine a tutti coloro che la praticano. "
-- Daenerys Targaryen

La Liberazione della Baia degli Schiavisti è una campagna militare condotta da Daenerys Targaryen, con l'obiettivo di liberare la popolazione schiavizzata della Baia degli Schiavisti.

Durante questa campagna Daenerys saccheggia Astapor, sconfigge le forze di Yunkai e conquista la città di Meereen, dove si insedia per governare sulla Baia degli Schiavisti. Dopo un fallito tentativo dell'alleanza degli schiavisti di riportare l'ordine e sconfiggere Daenerys, le città schiave si arrendono. Il sistema della schiavitù viene abolito e la regione viene ribattezzata Baia dei Draghi in onore di Daenerys e dei suoi tre draghi.

La campagna nella Baia degli Schiavisti è una vittoria decisiva per Casa Targaryen dopo la Ribellione di Robert. Con solo un piccolo khalasar sotto il suo comando prima della campagna, Daenerys riesce ad assoggettare l'intera baia e ad abolire la secolare tradizione della schiavitù. Ristabilita la pace, Daenerys sarebbe partita con un grande esercito di Immacolati e Dothraki, e una grande flotta al suo seguito verso Westeros per riconquistare il Trono di Spade.

Cause[]

Daenerys Targaryen intende tornare a Westeros per riconquistare il Trono di Spade, secolarmente appartenuto alla sua famiglia fino alla Ribellione di Robert in cui Casa Targaryen è stata quasi tutta sterminata e detronizzata. Daenerys e suo fratello Viserys erano gli ultimi due membri di Casa Targaryen sopravvissuti, esiliati nel continente di Essos. Con la morte di Viserys, Daenerys è ora l'ultima erede al Trono di Spade. Daenerys in possesso di tre cuccioli di draghi, Drogon, Rhaegal e Viserion, ma per ottenere il trono della sua famiglia ha anche bisogno di una potente armata.

Dopo aver lasciato Qarth, Daenerys Targaryen si dirige verso Astapor per comprare gli Immacolati, dei formidabili guerrieri schiavi eunuchi addestrati a combattere fin dalla nascita. Daenerys arriva ad Astapor e rimane immediatamente disgustata dallo squallore del mercato di schiavi di cui è testimone, ma decide comunque di acquistare dagli schiavisti tutti gli schiavi disponibili ad Astapor, 8000, più 600 di guardia alla città e 5000 ragazzi ancora in addestramento, in cambio delle sue navi, le merci a bordo e Drogon.

Il conflitto[]

Sacco di Astapor[]

A eccezione degli Immacolati, Astapor è scarsamente difesa, le mura sono vecchie e decadenti e le torri non sono presidiate. Lo scambio avviene la mattina successiva alla contrattazione tra Daenerys e Kraznys mo Nakloz nella Piazza del Supplizio. Dopo aver concluso l'accordo e ricevuto le dita dell'arpia, una frusta a nove code che simboleggia la proprietà degli Immacolati, Daenerys non rispetta la sua parte dell'accordo e scatena i suoi draghi contro i Buoni Padroni e i pochi soldati rimasti nella piazza, ordinando ai suoi uomini di uccidere tutti gli schiavisti rimasti in città e liberare gli schiavi.

Prima di partire per Yunkai, Daenerys lascia un concilio composto da tre uomini, un guaritore, un erudito e un sacerdote, al governo della città. I tre uomini vengono poi deposti da Cleon, un ex macellaio, dopo che questo fa credere alla popolazione che il concilio volesse ristabilire il potere dei Buoni Padroni. Cleon si auto proclama re, fa uccidere i tre uomini del concilio e ordina di prendere tutti i ragazzi nobili per iniziare l'addestramento di nuovi Immacolati. Ogni piramide all'interno di Astapor è ora un accampamento militare, le strade pullulano di morti e nei mercati non ci sono né cibo, né schiavi da comprare.

Battaglia di Yunkai[]

Yunkai comanda cinquemila uomini: il cuore composto da quattromila schiavi soldati di fanteria, sostenuto dalla compagnia mercenaria dei Secondi Figli. L'esercito di Daenerys conta diecimila Immacolati e molte migliaia di schiavi liberati, armati e mal addestrati, ma l'armata della regina è più forte sia numericamente che qualitativamente e potrebbe sconfiggere i nemici con facilità. Tuttavia Daenerys, temendo per il prezzo della battaglia, invita gli schiavisti e i leader della compagnia mercenaria a incontrarla uno alla volta, nel tentativo di convincere i mercenari a passare dalla sua parte e indurre i Saggi Padroni di Yunkai a liberare gli schiavi della città senza combattere.

La vigilia della battaglia, Daario Naharis si presenta a Daenerys rivelandole di aver ucciso gli altri due capitani della compagnia, Mero e Prendhal na Ghezn, e porta i mercenari dalla parte di Daenerys. Promette di combattere per lei e la regina accetta, conscia del rischio che lui potrebbe tradirla: prima di tornare dai suoi uomini, Daenerys ordina a Daario di attaccare la retroguardia dell'esercito di Yunkai quando inizierà la battaglia. L'attacco inizia poche ore dopo mezzanotte i Saggi Padroni si arrendono e assecondano le richieste di Daenerys, liberando tutti gli schiavi in cambio di rimanere al comando della città. Gli schiavi liberati vanno a ingrossare le fila dell'esercito di liberti di Daenerys e cementano la sua reputazione di "Madre" tra i suoi seguaci.

Presa di Meereen[]

Gli abitanti di Meereen, a cui è stato comunicato il destino di Astapor e Yunkai, decidono di impedire ogni contatto con Daenerys e si ritirano dietro le formidabili difese della città. Distruggono il territorio circostante e inchiodano un bambino schiavo smembrato a ogni pietra miliare della strada costiera tra Yunkai e Meereen, con un braccio dritto a indicare Meereen come messaggio per Daenerys.

Giunta alle porte di Meereen, Daenerys assiste allo scontro tra Daario Naharis e Oznak zo Pahl. Quando il campione di Meereen viene sconfitto dal suo uomo, la Distruttrice di Catene chiede agli schiavi presenti di ribellarsi ai propri padroni; con delle catapulte lancia i collari degli schiavi trovati lungo il cammino per la città, stupendo sia gli schiavi sia i padroni di Meereen. Verme Grigio riesce a entrare nella città con un gruppo di Immacolati. Dopo aver fornito delle armi agli schiavi, li convince ad uccidere i loro padroni. Con l'aiuto di questa quinta colonna, la città viene presa facilmente e Daenerys ha la possibilità di vendicarsi degli schiavisti che avevano crocifisso i 163 bambini schiavi, punendoli allo stesso modo.

Assedio di Astapor[]

Il governo di Cleon è stato detronizzato dall'armata degli schiavisti che hanno messo sotto assedio la città e hanno restaurato la schiavitù.

Assedio di Meereen[]

Yunkai e i suoi alleati marciano alla volta di Meereen per detronizzare la regina Daenerys Targaryen e riconquistare la città. Mentre Verme Grigio si prepara a difendere la Grande Piramide, qualcosa scuote l'intera struttura; tutti si dirigono verso la terrazza per vedere cos'è stato, quando una persona entra nella sala: Daenerys, tornata a Meereen a cavallo di Drogon. La regina così incontra pacificamente i tre padroni degli schiavi con cui Tyrion aveva stretto l'accordo, per negoziare i termini della resa. Quando questi rifiutano, Daenerys, proclamatosi unica vera regina, brucia una delle navi degli schiavisti con i suoi tre draghi. Mentre la cavalleria dei Dothraki, guidata da Daario Naharis, travolge i Figli dell'Arpia che stanno massacrando i cittadini.

Conseguenze[]

Riportato l'ordine a Meereen, Daenerys incontra e accetta l'alleanza di Theon e Yara Greyjoy, che le offrono la loro Flotta di Ferro in cambio del riconoscimento di Yara come regina delle Isole di Ferro, riuscendo così ad anticipare Euron. La regina, convinta da Tyrion, sembra apprezzare la risolutezza di Yara. Daenerys incontra Tyrion e lo nomina Primo Cavaliere della Regina. Daenerys e il suo seguito salpano quindi verso il Continente Occidentale col suo esercito di Immacolati e Dothraki su un'immensa flotta d'invasione comprendente le navi degli schiavisti, dei Martell, dei Tyrell e dei Greyjoy, mentre i suoi draghi volano nel cielo.

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