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" Tu appartieni al nord...il vero nord. "
-- Tormund a Jon Snow

Jon Snow, nato Aegon VI Targaryen, è il figlio di Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen, Principe di Roccia del Drago e legittimo erede del Trono di Spade. Sin dall'infanzia venne tuttavia cresciuto a Grande Inverno, seggio di Casa Stark, come figlio bastardo di Lord Eddard Stark, fratello di Lyanna, per proteggerlo da Robert Baratheon che voleva uccidere tutti i membri di Casa Targaryen. Jon venne quindi allevato assieme agli altri figli di Ned: Robb, Sansa, Arya, Bran e Rickon, ma la verità sui suoi veri genitori viene nascosta a tutti, anche a lui stesso.

In seguito alla nomina di Eddard a Primo Cavaliere del Re, Jon entra nei Guardiani della Notte e dopo pochi anni in servizio viene eletto Lord Comandante dei Guardiani della Notte. Tuttavia, viene poi assassinato in un ammutinamento da alcuni Guardiani per aver concesso al Popolo Libero, secolare nemico dei Guardiani della Notte, di passare a sud della Barriera per proteggerli dall'imminente arrivo degli Estranei. Jon viene però resuscitato da Melisandre, sacerdotessa rossa di R'hllor. Libero dai suoi voti dei Guardiani della Notte, Jon Snow si unisce a sua sorella Sansa Stark per organizzare un esercito per riconquistare Grande Inverno da Casa Bolton. Dopo la sconfitta di Ramsay Bolton nella Battaglia dei Bastardi, Jon Snow viene acclamato Re del Nord dai lord del Nord.

In vista della Grande Guerra contro gli Estranei, Jon Snow ottiene l'alleanza di Daenerys Targaryen, la Madre dei Draghi, già intenta in una guerra contro Cersei Lannister per conquistare il Trono di Spade. Jon e Daenerys si innamorano e Jon giura fedeltà a Daenerys, rinunciando al titolo di Re del Nord e venendo da lei nominato Protettore del Nord. Successivamente viene svelato che Jon è il figlio di Lyanna Stark, la defunta sorella di Eddard, e del principe Rhaegar Targaryen. Questo lo rende il legittimo erede al Trono di Spade, prima di Daenerys.

Dopo la vittoria contro gli Estranei nella battaglia di Grande Inverno, Jon aiuta Daenerys nella sua campagna di conquista per ottenere il Trono di Spade. Tuttavia, durante la battaglia di Approdo del Re, Daenerys, accecata ormai dalla follia, rade al suolo la città anche dopo che questa si era arresa. Jon cerca di impedire ai suoi uomini di saccheggiare la città ma fallisce. Non riuscendo a dissuadere Daenerys dal suo piano di non fermarsi prima di aver "liberato" tutti i popoli di Westeros, Jon, in conflitto con se stesso, uccide Daenerys per evitare altri massacri di innocenti. Questo gli costa la prigionia da parte degli Immacolati che pretendono la sua testa. Nel Gran Concilio del 305 CA, i più potenti lord e le lady di Westeros decidono che Jon ritorni tra i Guardiani della Notte per andare in esilio nei territori oltre la Barriera assieme ai superstiti del Popolo Libero.

Nei romanzi è un Metamorfo, nella serie non lo è.

Biografia[]

Origini segrete []

Jon nacque nella Torre della Gioia tra le Montagne Rosse di Dorne da Lyanna Stark con il nome di Aegon Targaryen. Il padre era il Principe Rhaegar Targaryen che secondo l'opinione pubblica aveva "rapito" Lyanna e la aveva stuprata. In realtà i due si amavano ed erano fuggiti insieme al sud per poi sposarsi in segreto. Durante la Ribellione di Robert, Rhaegar sarebbe stato ucciso nella battaglia del Tridente da Robert Baratheon, promesso sposo di Lyanna. Lord Eddard Stark, fratello di Lyanna, aveva seguito l'amico Robert Baratheon in guerra per vendicare la morte del fratello e del padre, uccisi senza motivo e senza pietà del Re Aerys II Targaryen.

Ned Stark arrivò alla Torre della Gioia e vi trovò la sorella Lyanna morente che aveva appena partorito il bambino. Con le ultime forze, Lyanna rivelò al fratello il nome del bambino e lo pregò di tenerlo al sicuro per nasconderlo a Robert, che avrebbe voluto sicuramente ucciderlo essendo un membro della Casa Targaryen.

Ned spacciò quindi il bambino come proprio figlio bastardo avuto da una donna durante gli anni di guerra e lo allevò a casa sua a Grande Inverno assieme agli altri suoi figli con grande rammarico di sua moglie Catelyn Tully, che ebbe sempre inviso il bambino arrivando persino ad odiarlo a volte.

Il suo nome di bastardo gli è stato dato in onore del protettore di Ned, Jon Arryn, mentre il cognome "Snow" al Nord è tradizionalmente dato ai figli bastardi di alto lignaggio.

Prima Stagione[]

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Jon con il suo "fratellastro" Bran Stark a Grande Inverno.

Jon Snow, figlio bastardo di Eddard Stark, e Robb istruiscono Bran nel tiro con l'arco, quando il padre Eddard riceve un messaggio riguardo un disertore catturato dai Guardiani della Notte, per il quale la pena è la morte. Eddard Stark è costretto a decapitarlo in nome del giuramento dei Guardiani della Notte, che vincola a vita i confratelli al loro incarico, pur rimanendo turbato dai racconti deliranti dell'uomo e Jon, Robb, Bran e Theon Greyjoy sono chiamati a supportarlo.

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Jon Snow trova Spettro.

Sulla via del ritorno a Grande Inverno, trovano una metalupa morta e suoi cuccioli appena nati. Sottolineando che un meta-lupo è il sigillo di Casa Stark, dato che ci sono cinque metalupi e cinque bambini Stark purosangue, deve essere un segno degli Antichi Dei che i bambini Stark sono destinati ad adottare i cuccioli. Poiché Jon è un bastardo a lui non viene concesso nessun cucciolo, ma proprio quando sono in procinto di partire, il ragazzo trova un altro piccolo della cucciolata, un albino. Su suggerimento di Theon, Jon prende questo metalupo come proprio, nominandolo Spettro. Jon Snow è presente quando Re Robert Baratheon e la famiglia reale arrivano in visita a Grande Inverno per nominare Eddard Stark nuovo Primo Cavaliere del Re. Per via della sua condizione di bastardo, ed essendo detestato a corte, in particolare da Catelyn la moglie di Eddard, Jon decide di unirsi ai Guardiani della Notte, seguendo le orme dello zio Benjen Stark. Prima di partire, Jon consegna alla sorellastra Arya, alla quale è molto affezionato, una spada di nome Ago che aveva fabbricato apposta per lei. Saluta anche Bran, il quale è ancora incosciente per via di una caduta da una torre durante una delle sue arrampicate.

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Jon con suo zio Benjen Stark in cima alla Barriera.

Eddard e Jon partono lo stesso giorno, ma con destinazioni diverse: Ned si dirigerà a sud assieme al corteo reale verso la capitale Approdo del Re portandosi dietro Sansa e Arya, mentre Jon andrà verso nord alla Barriera. Prima di dividersi al bivio della Strada del Re, Jon chiede al padre di sua madre, ma Eddard non dice nulla, promettendogli che la prossima volta che si vedranno parleranno di sua madre.

Alla Barriera Jon viene accompagnato dallo zio Benjen e Tyrion Lannister, che ha espresso il desiderio di vedere la Barriera (e urinare dalla parte superiore di essa) prima di morire. Al Castello Nero, le aspettative di Jon sui Guardiani della Notte sono presto deluse poiché invece di una fratellanza di guerrieri nobili egli si ritrova davanti una banda di criminali.

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Jon Snow incontra Samwell Tarly.

Si guadagna l'inimicizia di Ser Alliser Thorne, il maestro d'armi responsabile della formazione delle nuove reclute ma stringe amicizia con Grenn e Pypar, nonostante i due all'inizio siano invidiosi di Jon per la sua bravura nella lotta. Jon infatti umilia i suoi compagni con le sue abilità di combattimento, apprese dal maestro d'armi di Grande Inverno nel corso di molti anni. Ben presto però, Jon diventerà il migliore amico di Samwell Tarly, un ragazzo timido e totalmente incapace con le armi, propenso più allo studio e alla lettura.

Dopo aver completato la sua formazione, Jon entra ufficialmente a fare parte dei Guardiani della Notte stringendo il suo giuramento. Contro le sue aspettative, tuttavia, a Jon viene assegnato l'incarico di attendente del Lord Comandante Jeor Mormont, mentre il suo sogno era diventare un ranger come suo zio Benjen. Sam lo consola, dicendogli che Mormont lo ha scelto come proprio attendente per istruirlo al comando. Un giorno vengono ritrovati i corpi di due ranger partiti in missione assieme a Benjen Stark, ora scomparso. La notte stessa, uno dei due ritorna in vita come un non-morto e attacca il Lord Comandante Mormont nei suoi appartamenti. Jon salva la vita di Mormont dando fuoco alla creatura, e per questo il Lord Comandante gli consegna Lungo Artiglio, la spada ancestrale di Casa Mormont in acciaio di Valyria.

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Jon parla con Maestro Aemon.

Arriva la notizia che nella capitale Lord Eddard Stark è stato arrestato e giustiziato dal nuovo Re Joffrey Baratheon con l'accusa (falsa) di tradimento. Jon medita di abbandonare la Barriera per unirsi all'esercito del fratellastro Robb e vendicare la sua morte ma Maestro Aemon, lo convince a continuare il suo servizio presso i Guardiani della Notte, perché la loro guerra contro gli Estranei oltre la Barriera, è più importante del gioco dei troni di Approdo del Re. Jon Snow partecipa alla Grande Escursione oltre la Barriera guidata dal Lord Comandante Jeor Mormont per indagare sui sempre più frequenti avvistamenti di Estranei e sulla misteriosa scomparsa di Benjen Stark.

Seconda Stagione[]

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Jon con Eddison Tollett e Samwell Tarly al Castello di Craster.

La Grande Escursione di Guardiani della Notte arriva al Castello di Craster, un bruto alleato dei Guardiani. Quest'ultimo fornisce informazioni sui bruti e sul loro leader, il Re oltre la Barriera, Mance Rayder. Oltre la Barriera, Samwell Tarly cerca di aiutare Gilly, una delle figlie e mogli di Craster che è rimasta incinta. Lei e Sam vanno a chiedere aiuto a Jon Snow e gli chiedono di portarla via con loro. Più tardi, Craster porta un neonato nei boschi. Jon lo segue e lo vede tornare a mani vuote. Quando arriva vicino al bambino, lo sente piangere e lo vede vicino ad un'ombra dagli occhi blu. Prima che Jon possa proseguire, Craster lo colpisce alla testa e il ragazzo perde conoscenza.

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Jon sul Pugno dei Primi Uomini.

Oltre la Barriera, Craster caccia Jon Snow e gli altri Guardiani della Notte dalle sue terre. Il Lord Comandante Jeor Mormont rivela a Jon che già sapeva che Craster offriva i suoi figli agli Estranei, ma che il bruto è parte essenziale nella campagna dei Guardiani della Notte al di là della Barriera e che fornisce aiuto agli altri del loro ordine, compreso Benjen Stark. I Guardiani della Notte continuano ad andare più a Nord per incontrare Qhorin il Monco, un esperto ranger dei Guardiani della Notte. Qhorin avverte che i bruti sono diventati più organizzati e pericolosi sotto la guida dell'ex ranger Mance Rayder e che quest'ultimo sta adunando tutta la sua gente. Qhorin vuole infiltrarsi nel campo dei Bruti ed eliminare il Re oltre la Barriera. L'attendente Jon Snow insiste sulla necessità di unirsi al gruppo e alla fine la sua richiesta viene accolta.

Qhorin il Monco continua la spedizione per trovare i bruti e, assieme a Jon Snow e altri Guardiani della Notte, riesce ad ucciderne due accampati nelle vicinanze. L'unica a rimanere in vita è una ragazza di nome Ygritte. Dopo che Ygritte ha vantato la forza del suo esercito, Qhorin ordina a Jon di uccidere la ragazza e di raggiungere poi il resto del gruppo. Jon viene preso da una forte esitazione e la ragazza riesce a fuggire.

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Jon con la bruta Ygritte.

Dopo l'inseguimento Jon riesce a fermare Ygritte, ma ora i due si trovano troppo lontano dal gruppo. La notte si avvicina rapidamente e, non potendo accendere fuochi né trovare un riparo, Jon è costretto a dormire con Ygritte all'aria aperta. Ygritte convince Jon a dormire vicino a lei così da scaldarsi a vicenda, ma la ragazza inizia a muoversi cercando di far eccitare Snow. Quest'ultimo le intima di stare ferma e di continuare a dormire.

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Jon, ora prigioniero, portato all'accampamento di Mance Rayder.

Appena svegli, la ragazza scopre che Jon ha fatto voto di castità e comincia a stuzzicarlo, chiedendogli se vale la pena rimanere astinenti per unirsi ai Guardiani della Notte. Jon, tra il confuso e l'imbarazzato, non sa cosa rispondere e Ygritte continua a tormentarlo, facendogli notare come lei e il suo popolo sono gente libera, che non deve eseguire gli ordini di nessun re diventato tale per diritto di nascita. Tra i bruti infatti il re è scelto dal popolo. Dopo aver cercato, invano, di convincerlo a unirsi a loro, la ragazza tenta di sedurre Jon per l'ultima volta, cogliendolo impreparato. Approfittando del momento di debolezza del giovane, Ygritte fugge e Jon si getta al suo inseguimento, cadendo però in un'imboscata dei bruti, venendo in seguito catturato.

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Jon Snow uccide Qhorin il Monco.

Jon Snow viene presentato al Lord delle Ossa da Ygritte e dai suoi compagni. All'inizio il Lord delle Ossa non comprende l'utilità del ragazzo e ordina la sua uccisione. Ygritte però lo salva, dicendo che Jon è il figlio bastardo di Ned Stark e che Mance Rayder vorrà incontrarlo. Anche Qhorin il Monco è stato catturato dai bruti. Quest'ultimo, spiega a Jon che tutti i suoi compagni sono morti e lo convince a diventare una spia tra le fila dei Bruti e per dimostrare la sua sottomissione verso di loro, si fa uccidere dal ragazzo. Seguendo gli ordini del Monco, Jon lo uccide. I Bruti bruciano il cadavere di Qhorin e proseguono con Jon verso il covo di Mance Rayder, il Re oltre la Barriera.

Terza Stagione[]

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Jon si unisce al Popolo Libero.

Jon Snow, accompagnato da Ygritte e dal Lord delle Ossa, incontra il Re oltre la Barriera, Mance Rayder, il quale è intenzionato a lasciarlo in vita e mettere alla prova la sua lealtà. Jon gli spiega che quando i Guardiani della Notte si accamparono alla Fortezza di Craster, vide Craster lasciare suo figlio appena nato nei boschi come offerta agli Estranei. Deluso e disgustato Jon gli dice di volere abbandonare i Guardiani della Notte per unirsi al suo esercito, perché è disgustato che Mormont già a conoscenza di quello che Craster faceva, non ha fatto nulla per fermarlo. Mance è soddisfatto della sua risposta, e gli consegna un nuovo mantello. Successivamente Jon Snow e Mance Rayder consultano Orell, un metamorfo, e scoprono che molti Guardiani della Notte sono stati massacrati al Pugno dei Primi Uomini.

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Jon e Ygirtte fanno l'amore.

Al Pugno dei Primi Uomini, Mance Rayder, Jon e gli altri Bruti trovano i Guardiani della Notte massacrati dagli Estranei. Il Re oltre la Barriera ordina a Tormund Veleno dei Giganti di scalare la Barriera e di uccidere tutti i guardiani rimasti al Castello Nero e Jon è costretto a seguirlo. Tormund Veleno dei Giganti, con l'aiuto di Orell, interroga Jon Snow per conoscere le difese della Barriera. Poco dopo, Jon e Ygritte, in cammino verso il Castello Nero, fanno l'amore in una caverna. Il ragazzo ha ufficialmente rotto il suo voto di castità presso i Guardiani della Notte. Ai piedi della Barriera, i Bruti guidati da Tormund Veleno dei Giganti si preparano a scalare l'enorme muro.

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Jon e Ygritte in cima alla Barriera.

Jon Snow e Ygritte parlano della loro imminente salita e del loro rapporto. Ygritte gli dice di essere a conoscenza del fatto che Jon sia ancora fedele ai Guardiani della Notte, ma gli fa promettere che saranno fedeli l'uno all'altro. Durante la salita, Ygritte provoca involontariamente una valanga che fa cadere tutti i Bruti eccetto lei, Jon, Orell e Tormund. Lei e Jon, rimasti appesi nel vuoto alla corda legata ad Orell, cercano di raggiungere la parete della Barriera. Prima che Orell tagli la corda, Jon riesce ad aggrapparsi, a salvare Ygritte e poi raggiungere la cima assieme a lei.

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Jon e i bruti marciano nel Dono, a sud della Barriera.

Jon Snow e il gruppo di Bruti guidati da Tormund Veleno dei Giganti continuano il loro viaggio verso sud intenzionati a organizzare l'attacco di Castello Nero. Ygritte e Jon discutono dell'assalto e poco dopo Snow ha uno scontro verbale con Orell. Quest'ultimo confessa a Ygritte il suo amore e cerca di convincerla che Jon non è adatto a lei, poiché è ancora fedele ai Guardiani della Notte. Più tardi, Jon dice a Ygritte che la causa dei Bruti è senza speranza, ma lei rimane imperterrita. Giunti al Sud della Barriera Tormund sta per uccidere un allevatore, ma Orell gli consiglia di farlo uccidere a Jon, affinché provi la sua fedeltà ai Bruti. Mentre Jon è indeciso, Ygritte colpisce il vecchio con una freccia e così Tormund ordina ai suoi uomini di uccidere Jon. Ygritte viene bloccata da Tormund mentre il gruppo di Bruti attacca Jon. Bran, allora, entra nelle menti di Estate e Cagnaccio, i metalupi, che vanno in aiuto di Jon. Quest'ultimo riesce ad uccidere Orell e a scappare. Tormund fa notare ad Ygritte che Jon l'ha abbandonata.

Mentre si lava le ferite a una pozza, Jon Snow viene sorpreso da Ygritte che è pronta a colpirlo con delle frecce per averla abbandonata. Jon cerca di convincerla a lasciarlo andare, ma lei lo colpisce alla spalla. Jon sale sul suo cavallo e scappa, ma viene colpito altre due volte dalle frecce di Ygritte. Jon riesce a raggiungere il Castello Nero e i suoi confratelli lo portano dentro dove Sam e Pyp lo riconoscono e ordinano di portarlo da Maestro Aemon per essere curato.

Quarta Stagione[]

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Jon ritornato al Castello Nero.

Al Castello Nero dopo essere stato curato, Jon Snow viene interrogato da Ser Alliser Thorne, attuale Lord Comandante ad interim, Ser Janos Slynt e Maestro Aemon. Jon ammette di aver ucciso Qhorin il Monco e di aver violato la regola sulla castità, ma rivela anche tutto ciò che ha appreso riguardo ai piani dei Bruti. Nonostante Ser Alliser voglia farlo giustiziare, il ragazzo viene lasciato andare da Maestro Aemon. Nonostante venga a conoscenza della morte del fratellastro Robb Stark e della matrigna Catelyn durante le Nozze Rosse, Jon decide di rimanere al Castello Nero ad aiutare i propri confratelli, visto l'imminente assedio da parte dei Bruti. Samwell Tarly, preoccupato che Gilly possa finire stuprata dai suoi confratelli, porta la ragazza e il piccolo Sam in un bordello di Città della Talpa, dove crede sarà più al sicuro.

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Ser Alliser Thorne richiama Jon Snow.

Nel frattempo i bruti attaccano un villaggio e inviano un bambino, Olly, al Castello Nero ad informare i Guardiani della Notte quanto sta succedendo a sud della Barriera. I Guardiani, preoccupati dell'incombente attacco da parte di Mance Rayder e visto il loro esiguo numero, decidono di non uscire allo scoperto. Ma quando i ranger Edd e Grenn ritornati alla fortezza dichiarando di essere rimasti prigionieri dei ribelli al Castello di Craster, Jon Snow consiglia di inviare un gruppo di uomini con il compito di uccidere gli ex Guardiani della Notte, i quali potrebbero informare Mance sulla reale consistenza delle forze al Castello Nero.

Jon Snow uccide Karl Tanner

Jon Snow uccide Karl Tanner.

Jon Snow ottiene da Ser Alliser il permesso di andare al Castello di Craster con alcuni volontari per uccidere i ribelli rimasti, fra i suoi uomini vi è anche Locke. Oltre la Barriera, i ribelli al Castello di Craster continuano a cibarsi delle scorte rimaste e ad abusare delle figlie di Craster. Karl ordina poi a Rast di portare l'ultimo figlio maschio di Craster nei boschi come offerta agli Estranei. Jon e suoi uomini attaccano i disertori dei Guardiani della Notte. Jon duella con Karl Tanner, capo degli ammutinati, e riesce ad ucciderlo quando questo si distrae. Al Castello Nero, Jon e i superstiti dello scontro al Castello di Craster vengono accolti dai loro confratelli. Successivamente, nella Sala Comune, Lord Snow consiglia a Ser Alliser di sigillare il tunnel sotto la Barriera, per evitare che l'esercito di Mance Rayder possa attraversarlo. La sua richiesta viene però rifiutata.

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Jon comanda le difese durante la battaglia del Castello Nero.

Sulla Barriera, mentre i Guardiani della Notte si preparano all'attacco da parte dei Bruti, Jon e Sam hanno una conversazione su Ygritte e i voti dei Guardiani della Notte. Più tardi, i Bruti attaccano da entrambi i lati della Barriera: un esercito cerca di scalare la parete di ghiaccio, mentre il gruppo di Tormund e Styr attacca il castello da sud. Per riuscire a sfondare il cancello esterno del tunnel, i Bruti ricorrono all'aiuto dei giganti e di un mammut. Dopo aver ordinato di cominciare a scoccare frecce e lanciare olio dalla Barriera, Ser Alliser Thorne scende al castello per combattere, lasciando in carica Janos Slynt, che però si rivela essere un comandante incompetente e viene fatto scendere anche lui al livello principale da Grenn, in modo da lasciare Jon al comando. Pyp viene colpito al collo da una freccia di Ygritte e Sam cerca di calmarlo, ma non può evitare la morte del ragazzo tra le sue braccia. Jon chiede a Grenn di scegliere cinque uomini e di andare a difendere il cancello interno del tunnel dai giganti, azione che ha successo, ma che porta i sei confratelli alla morte. Lord Snow delega la difesa della Barriera a Eddison Tollett e scende al castello.

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Jon culla Ygirtte mortalmente ferita in battaglia.

Dopo aver visto Jon uccidere Styr, Ygritte si prepara a colpirlo con una freccia, ma viene uccisa alle spalle da Olly con la medesima arma, dritta al cuore. Jon stringe Ygritte a sé mentre sta morendo. Con l'aiuto del metalupo di Jon, Spettro, i Guardiani della Notte riescono a prevalere sui Bruti di Tormund, il quale viene preso prigioniero. L'esercito, sconfitto da entrambi i lati, si ritira, ma è solo una tregua. Jon sa che Mance non rinuncerà mai al suo intento e che i Bruti sono uniti solo grazie a lui. Se Mance morisse, rimarrebbero senza leader e si distruggerebbero a vicenda. Non vedendo altra scelta, Jon ordina a Sam di aprire il cancello del tunnel e va al di là della Barriera per trovare e uccidere Mance.

Jon raggiunge l'accampamento dei bruti nella Foresta Stregata e viene portato nella tenda di Mance. Il ragazzo vuole che Mance ordini al suo esercito di ritornarsi e di tornare a casa, ma Mance sa che al momento i Guardiani della Notte sono indeboliti e scarseggiano di viveri e munizioni per sostenere un secondo attacco. Rivela quindi di aver inviato una forza di 400 bruti a scalare la Barriera cinque miglia ad ovest del Castello Nero, dove la Barriera non è presidiata. Mance Rayder offre a Jon un ultimatum: aprire il tunnel e lasciar passare i bruti e così nessun altro morirà. Se rifiuterà, lui e l'esercito del Popolo Libero massacreranno tutta la restante guarnigione del Castello Nero.

Il vero obbiettivo di Mance non è distruggere i Guardiani della Notte per invadere i Sette Regni, ma portare il Popolo Libero dall'altro lato della Barriera per trovare riparo dall'arrivo degli Estranei, ricordandogli il motto di Casa Stark "l'inverno sta arrivando". Jon guarda un coltello che si trova nelle vicinanze nella tenda, facendo così involontariamente capire le sue vere intenzioni di uccidere Mance. Il Re oltre la Barriera gli chiede se è capace di uccidere un uomo che ha condiviso il cibo con lui e gli offre dei termini di pace.

Le tese trattative vengono interrotte da un rumore di allarmi all'esterno della tenda: la cavalleria di Stannis Baratheon entra nella Foresta Stregata e prende i bruti da entrambi i lati, travolgendoli senza possibilità di fuga. In pochi minuti, tutto ciò che rimane dell'esercito di Mance viene sconfitto poiché colto alla sprovvista. Mance Rayder depone le armi ma si rifiuta di inchinarsi a Stannis, dicendo che non sono nei Sette Regni e che il Popolo Libero non riconosce Stannis come Re. Jon Snow si presenta a Stannis come il figlio di Ned Stark, morto a favore della sua causa al Trono di Spade. Stannis dice che Eddard era un uomo d'onore e perciò tratta Jon con grande rispetto. Ricordandogli come Mance gli risparmiò la vita quando fu suo prigioniero, Jon convince Stannis ad avere pietà e a farlo prigioniero. Jon concede all'amata Ygritte una adeguata sepoltura, dando alle fiamme il suo corpo.

Quinta Stagione[]

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Jon Snow parla con Stannis Baratheon.

Jon Snow viene accompagnato dalla sacerdotessa rossa Melisandre al cospetto di Stannis Baratheon. Quest'ultimo chiede a Snow di convincere Mance Rayder ad accettare un accordo: se Mance si inchinerà al suo cospetto e i Bruti combatteranno con lui contro Roose Bolton, il re concederà loro delle terre a sud della Barriera. Jon non riesce a convincere Mance, il quale viene messo al rogo da Melisandre. Per porre fine alle sue sofferenze, Jon lo uccide con una freccia in pieno petto.

Jon è eletto Lord Comandante

Jon Snow viene eletto nuovo Lord Comandante dei Guardiani della Notte.

Re Stannis rimprovera Jon per aver mostrato pietà durante il rogo di Mance Rayder. Stannis propone di legittimare il giovane Snow, rendendolo Jon Stark, Lord di Grande Inverno. Jon rifiuta l'accordo e viene eletto novecentonovantottesimo Lord Comandante dei Guardiani della Notte, battendo Ser Alliser Thorne e Denys Mallister. Stannis si reca da Jon Snow, recentemente nominato Lord Comandante dei Guardiani della Notte. Jon, dopo aver rifiutato l'offerta di diventare Jon Stark, chiede a Stannis quanto tempo intenda rimanere alla Barriera, dato che i viveri iniziano a scarseggiare. Il re risponde dicendo che i suoi uomini partiranno per Grande Inverno passate due settimane. Ser Davos consiglia a Lord Jon di unire i Guardiani della Notte all'esercito di Stannis, in modo da togliere il Nord ai traditori Bolton. Nella sala comune, Jon nomina Ser Alliser Primo Ranger (tra lo stupore di tutti i presenti) e chiede a Janos Slynt di lasciare il Castello Nero per recarsi a Guardia Grigia, una fortezza in rovina ai piedi della Barriera. Slynt rifiuta gli ordini di Jon e lo insulta pesantemente, morivo per cui viene giustiziato da Jon per insubordinazione.

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Melisandre cerca di sedurre Jon Snow.

Al Castello Nero, Stannis Baratheon cerca di nuovo di convincere Jon Snow ad aiutarlo nella conquista di Grande Inverno, ma il Lord Comandante rifiuta a causa del giuramento ai Guardiani della Notte. Anche Melisandre cerca, offrendo il proprio corpo, di convincere Jon Snow a seguire Stannis nella sua causa. Il nuovo Lord Comandante afferma di amare ancora Ygritte e rifiuta la sacerdotessa, che prima di dileguarsi proferisce la frase che solitamente la bruta diceva a Jon: "Tu non sai niente, Jon Snow", la quale lo lascia attonito. Jon Snow si reca da Maestro Aemon per chiedere consiglio riguardo alla questione dei Bruti. Determinato a trovare un accordo con il Popolo Libero, Jon teme che una gran parte degli uomini dei Guardiani della Notte possa non essere d'accordo con le sue decisioni. Aemon gli dice che la sua opinione non gli sarà di alcun aiuto e gli consiglia di crescere e "uccidere il ragazzo" che è in lui, in modo da diventare un uomo adulto che agisce secondo il suo istinto.

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Jon lascia il comando del Castello Nero ad Alliser Thorne.

Jon decide dunque di proporre a Tormund un accordo di pace: i Bruti rimasti oltre la Barriera dovranno radunarsi e scendere nel Dono (le terre dei Guardiani della Notte a sud della Barriera), dove essi potranno vivere in tranquillità. Tormund esige che, se dovrà recarsi ad Aspra Dimora per riunire il Popolo Libero, Jon venga con lui. Jon accetta e informa Tormund di avere il sostegno e le navi di Stannis. Al Castello Nero, Jon Snow lascia il comando al Primo Ranger Alliser Thorne, il quale è contrario alla missione, e si mette in viaggio per Aspra Dimora con Tormund, Edd e alcuni Guardiani della Notte. Prima di lasciare il castello, il Lord Comandante riceve una sacca da Samwell Tarly contenente le daghe di vetro di drago trovate al Pugno dei Primi Uomini, le uniche armi in grado di uccidere un Estraneo.

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Jon, Tormund e Edd arrivano ad Aspra Dimora.

Jon Snow, Tormund e alcuni Guardiani della Notte giungono ad Aspra Dimora, dove vengono malamente ricevuti dal Lord delle Ossa: Tormund lo pesta a morte in risposta alle sue provocazioni. Quella sera, durante una riunione, Jon cerca di convincere i Bruti a seguirlo nella sua causa, per ottenere così qualche speranza di sopravvivere agli Estranei. Gli promette inoltre un alloggio nel Dono e una sacca piena di vetro di drago. Tormund garantisce per Jon e questo fa si che alcuni, tra cui la bruta Karsi e il gigante Wun Wun, si uniscano alla causa dei Guardiani della Notte e comincino ad imbarcarsi.

Estraneo vs Jon Snow

Jon combatte con un Estraneo.

Proprio in quel momento, a sorpresa, viene sferrato il primo grande attacco da parte di Estranei e non-morti, che si riversano sui Bruti celati da una spettrale nebbia bianca. La Bruta Karsi affida le sue due figlie a una ragazza e loro si imbarcano, mentre la madre torna a combattere. Jon Snow, nonostante la confusione, fa schierare i suoi confratelli e guida una disperata resistenza. Nella confusione generale Loboda, del clan dei Thenn, ricorda a Snow del vetro di drago, rimasto nella capanna di legno in cui si svolse la riunione, e i due corrono a prenderlo. La capanna nel frattempo ha preso fuoco, ma i due entrano ugualmente e vengono presto raggiunti da un Estraneo che attraversa indenne le fiamme. Mentre Jon prova a raggiungere i pugnali di ossidiana, Loboda tenta di rallentare l'Estraneo ma viene ucciso. Lord Snow viene raggiunto dall'Estraneo, che lo allontana dal vetro e lo scaraventa a terra. Qui i due combattono e Jon viene ferito all'addome. Una volta rialzatosi, afferra Lungo Artiglio, che, grazie all'acciaio di Valyria, resiste alla lama della spada dell'Estraneo e permette a Jon di ucciderlo. Nel frattempo, il Re della Notte degli Estranei osserva il combattimento dalla cima di un monte e da' presto l'ordine ad un'orda di non-morti di attaccare. I mostri si lanciano dal monte, sopravvivendo alla caduta, e iniziano a massacrare gli uomini. Jon da' l'ordine di ritirata via mare, ma l'armata degli Estranei continua ad avanzare e uccidere Bruti, tra cui Karsi, divorata viva da bambini non-morti. Al sicuro sulle scialuppe, i confratelli e i bruti assistono ad una dimostrazione di forza del Re della Notte che fa risorgere sotto forma di non-morti tutti i caduti della battaglia.

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Jon tornato al Castello Nero.

Alla Barriera, Jon Snow e i suoi compagni fanno ritorno e, con sollievo del Lord Comandante, ser Alliser Thorne fa' aprire i cancelli. Nel Castello Nero, per i Guardiani della Notte, visto il fallimento della missione, non riserbano il miglior benvenuto per gli ex nemici. Sam chiede a Jon di potersi recare a Vecchia Città con Gilly e il bambino, dove potrà diventare maestro per sostituire il defunto Aemon. Il Lord Comandante esita, perché non vuole perdere uno dei suoi ultimi amici e sostenitori, ma alla fine accetta. Intanto, giunto alla Barriera, ser Davos Seaworth prova a convincere Jon a dargli alcuni cavalli, ma inutilmente; i due vengono poi raggiunti da Melisandre, che, con un'espressione triste, non risponde alle domande dei due uomini.

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Jon assassinato dagli ammutinati.

La sera stessa il giovane Olly dice a Jon che un bruto ha riferito di sapere dove si trovi Benjen, lo zio di Jon da lungo disperso. La notizia si rivelerà falsa, architettata dai compagni di Jon per attirarlo nel cortile del castello. Qui Alliser e molti altri confratelli gli si avvicinano e lo accoltellano all'addome, esclamando la frase: "Per la Confraternita". Ferito ma non ucciso, il Lord Comandante cade in ginocchio ed in quel momento gli si avvicina Olly, che gli dà il colpo di grazia, pugnalandolo al cuore. Jon Snow cade a terra in una pozza di sangue.

Sesta Stagione[]

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Melisandre cerca di resuscitare Jon.

Al Castello Nero Ser Davos, Edd Tollett e gli altri Guardiani della Notte fedeli a Jon Snow vegliano sul suo cadavere dopo averlo trovato nella neve; dopo aver liberato Spettro, il metalupo di Jon, Ser Davos torna nella stanza per vegliare sul corpo del Lord Comandante ma viene raggiunto da Melisandre, la quale gli rivela che aveva visto nelle fiamme Jon trionfare a Grande Inverno nella battaglia contro i Bolton. La donna lascia poi la stanza visibilmente afflitta. Nel frattempo Alliser Thorne prende il controllo del castello, confessando di essere implicato nell'assassinio del Lord Comandante ma di averlo fatto per preservare l'ordine dei Guardiani della Notte dalla rovina. Edd va in cerca di aiuto mentre Thorne dà un'ultimatum a Davos e agli altri Guardiani della Notte fedeli a Jon Snow, asserragliati dentro una stanza. Al Castello Nero, gli uomini di Ser Alliser sono pronti a sterminare Ser Davos e gli altri Guardiani della Notte fedeli a Jon Snow, ma giungono al castello Tormund e Edd, i quali fermano Thorne e gli altri Guardiani della Notte con l'aiuto di un gruppo di Bruti. Edd fa imprigionare gli ufficiali e Olly, mentre gli altri uomini si arrendono. Ser Davos riesce a convincere Melisandre a compiere il rituale magico della resurrezione sul corpo di Jon Snow, utilizzando i poteri che il Signore della Luce le concede.

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Jon si risveglia dalla morte.

La donna pulisce le sue ferite, taglia alcune ciocche dei capelli e della barba per bruciarle tra le fiamme e infine impone le sue mani sul corpo, cantando un'antica canzone di Valyria. Completato il rituale però, non accade nulla e pensando di avere fallito, Melisandre, seguita successivamente da Ser Davos, abbandona la stanza. Pochi minuti dopo però, Jon si risveglia. Al Castello Nero, Ser Davos e Melisandre scoprono della resurrezione di Jon Snow. La Donna Rossa si convince del fatto che il ragazzo è il principe promesso della profezia, mentre Davos non riesce a capacitarsi del suo ritorno. Più tardi, dopo aver incontrato Tormund, i Bruti ed i suoi confratelli, Jon condanna a morte per impiccagione i suoi assassini. Ordina poi che i loro corpi vengano bruciati, e rassegna le dimissioni da lord comandante consegnando il ruolo a Edd, mettendo fino alla sua guardia.

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Jon riabbraccia sua sorella Sansa Stark.

Pochi giorno dopo al Castello Nero arriva Sansa Stark accompagnata da Brienne di Tarth e Podrick Payne, che vengono immediatamente accolti da Jon Snow, che abbraccia con calore la sorellastra. Successivamente, un messaggero dei Bolton raggiunge il castello, portando una lettera carica di minacce da parte di Ramsay, cosa che spinge Jon e Sansa a scendere in guerra per riprendersi Grande Inverno. Jon e Davos discutono una strategia per riunire più vassalli possibile e creare un grande esercito. In seguito, Sansa invia Brienne alla volta di Delta delle Acque, dove cercherà di ottenere l'aiuto militare dello zio di Sansa Brynden Tully. Jon Snow, Sansa Stark e Davos Seaworth visitano alcuni castelli dove cercano di reclutare uomini per la battaglia contro i Bolton. Dopo aver ottenuto l'appoggio dei Bruti, i tre ricevono un piccolo contingente di uomini da Lady Lyanna Mormont dell'Isola dell'Orso e un netto rifiuto da lord Robett Glover di Deepwood Motte. Più tardi, Jon afferma che dovranno marciare con gli uomini che hanno, pur sapendo che non basteranno; Sansa, allora, scrive una misteriosa lettera.

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Jon alle trattative con Ramsay Bolton.

A Grande Inverno, Jon Snow e Ramsay Bolton si incontrano prima della battaglia: Jon propone un duello in singolar tenzone, per evitare l'imminente massacro, ma Ramsay rifiuta. Quella stessa notte, Jon e Sansa hanno una breve discussione sulle tattiche della battaglia, cui segue l'abbandono dell'accampamento da parte di Sansa. La mattina seguente inizia la battaglia, inaugurata dalla sadica uccisione di Rickon, fatto correre in mezzo al campo di battaglia e in seguito colpito da Ramsay con una freccia, vicino ad un impotente Jon. La cavalleria di Jon, furioso, carica incoscientemente per prima e decima la cavalleria avversaria: il prezzo però è la morte dei suoi cavalieri. Nonostante il suo valore, l'esercito degli Stark viene accerchiato dai lancieri Bolton, dai soldati Umber e falcidiato dagli arcieri.

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Jon durante la Battaglia dei Bastardi

Sopraggiunge poi la carica corpo a corpo degli arcieri guidati da Davos, che purtroppo finiscono anche loro nell'accerchiamento. Ad un passo dalla sconfitta, giunge l'insperato aiuto dei Cavalieri della Valle, guidati da Lord Petyr Baelish e Sansa, che sconfiggono definitivamente tutto l'esercito Bolton. Ramsay riesce a fuggire e a rifugiarsi dentro Grande Inverno, ordinando di prepararsi all'assedio che seguirà, ma il gigante Wun Wun, pur essendo gravemente ferito, prima di soccombere, riesce a sfondare il portone d'ingresso. I bruti fanno irruzione nel castello e Jon, accecato dall'ira, rischia di uccidere Ramsay con le proprie mani, ma riesce a fermarsi nel vedere Sansa. Ramsay viene preso prigioniero e dato in pasto ai suoi stessi cani da Sansa, mentre sulle mura di Grande Inverno viene sostituito il vessillo dell'uomo scuoiato dei Bolton con il metalupo degli Stark.

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Jon Snow viene acclamato Re del Nord.

Ristabilito l'ordine, Ser Davos accusa Melisandre di fronte a Jon Snow di aver bruciato la principessa Shireen Baratheon. Melisandre ammette le sue colpe, affermando di averlo fatto in nome del Signore della Luce. Davos chiede a Jon Snow il permesso di giustiziare la sacerdotessa, ma quest'ultima afferma che Jon avrà bisogno del suo aiuto per combattere gli Estranei. Jon decide però di allontanare Melisandre, minacciando di giustiziarla se dovesse fare ritorno al Nord. Più tardi, gli alfieri degli Stark, tra cui lord Wyman Manderly, lord Robett Glover e lord Cley Cerwyn, spronati dalla giovane Lady Mormont, giurano piena fedeltà a Jon Snow, arrivando ad acclamarlo come nuovo Re del Nord, con il soprannome di Lupo Bianco.

Settima Stagione[]

Davos Jon e Sansa

Re Jon parla ai lord del Nord.

A Grande Inverno, il re nel nord Jon Snow, coordina le sue truppe e i suoi alleati, stabilendo che tutti gli uomini e le donne di età compresa tra i dieci e i sessanta anni, dovranno essere istruiti nel combattimento se vogliono sperare di potere sconfiggere gli Estranei. Lui sottolinea che adesso il vetro di drago è diventato più prezioso dell'oro stesso e che si tratta dell'unica arma per sconfiggere gli Estranei, per cui dovranno trovarne quanto più possibile. Successivamente Davos porta a Sansa e Jon una lettera inviata dalla regina Cersei Lannister in persona, che appena incoronata, chiede che gli Stark si sottomettano alla sua autorità di Regina dei Sette Regni o anche loro verranno tratti come traditori. Mentre Jon è preoccupato per gli Estranei, Sansa lo avverte di non sottovalutare mai Cersei, perché sarà pronta a tutto pur di distruggerli.

Jon Snow discute con la sorella Sansa e Ser Davos del messaggio che è stato recapitato loro per conto di Daenerys Targaryen, la Madre dei Draghi, e firmata per conto di Tyrion Lannister, suo Primo Cavaliere, in cui Jon è invitato a Roccia del Drago per inchinarsi a Daenerys. Jon giunge alla conclusione di dovere fare visita alla Regina dei Draghi. Davos lo sostiene, aggiungendo che Dany sarà un buon alleato nella guerra contro gli Estranei. Alcuni giorni dopo, il Maestro Wolkan porta a Jon Snow un messaggio di Samwell Tarly dalla Cittadella. Jon raccoglie i signori del nord nella sala principale e annuncia loro della lettera, che rivela l'esistenza di un giacimento di vetro di drago sotto a Roccia del Drago. Lady Lyanna Mormont invece esorta il re del Nord a rimanere a casa, adesso che c'è più bisogno di lui. Jon sa esattamente di stare intraprendendo un viaggio rischioso, ma sottolinea che la lotta contro gli Estranei è più importante e avranno bisogno di Daenerys se sperano di proteggere il Nord. Jon sottolinea che il Nord è la sua casa, fa parte di lui e non smetterà mai di combattere per questo. Sansa ribadisce la sua obiezione schierando con i lord Yohn Royce e Glover. Jon allora comunica la sua ultima decisione. In questo modo nomina Sansa Reggente del Nord in sua assenza poiché è sua sorella.

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Jon Snow incontra Daenerys Targaryen.

Settimane dopo, Tyrion e Missandei danno il benvenuto a Jon e ser Davos sulle coste dell'isola, ordinando ai Dothraki di requisire tutte le loro armi e le loro scialuppe. Tyrion e Jon si salutano comunque cordialmente e si dirigono alla sala del trono. Una volta arrivati alla sala del trono, Daenerys chiede a Jon di sottomettersi alla sua potenza e di giurarle fedeltà come suo Protettore del Nord, ma questi si rifiuta di farlo, domandandole appoggio nella guerra contro gli Estranei e dichiarandosi non coinvolto nello scontro tra lei e Cersei. Daenerys non crede alle sue parole e ribadisce la sua imposizione, ma Jon rifiuta nuovamente, non conoscendola affatto. Nei giorni successivi, ospite della regina, Jon osserva il mare da una scogliera. Poco dopo viene raggiunto dal nano di Casa Lannister. Tyrion conversa con Jon, intercedendo con successo a favore di Daenerys e ottenendo da lei il permesso di fargli estrarre il vetro di drago dal sottosuolo. La Madre dei Draghi, pur lodando la risolutezza e l'onestà di Jon, rimane scettica sull'esistenza degli Estranei.

Jon Daenerys pitture rupestri

Jon Snow mostra a Daenerys le pitture rupestri dei Figli della Foresta raffiguranti gli Estranei.

Davos osserva che Jon sembra un po' attratto da Daenerys, ma Jon taglia corto al conversazione, dicendo che non ha il tempo di pensare a queste cose. Jon mostra a Daenerys l'immensa quantità di Vetro di Drago da estrarre dalle caverne che si trovano al di sotto dell'isola. Al suo interno sono incisi dei pittogrammi antichissimi, realizzati dai Figli della Foresta. Nelle illustrazioni, vengono ritratti questi ultimi, lottare insieme ai Primi Uomini, contro il loro comune nemico: gli Estranei. Jon rinnova a Daenerys la richiesta di alleanza e quest'ultima ribadisce che lo aiuterà a sconfiggere i suoi nemici, ma a patto che lui si inchini al suo cospetto, riconoscendola come unica e vera regina. Una volta al di fuori della grotta però, la Madre dei Draghi viene informata della perdita dei suoi alleati di Dorne e dell'Altopiano. Furibonda, Daenerys realizza che tutti i suoi alleati sono morti o catturati, mentre lei, per tutto questo tempo, è rimasta sulla sua isola ad attendere che tutto ciò avvenisse. Daenerys decide allora di attaccare direttamente la Fortezza Rossa con i suoi tre draghi, nonostante l'opinione contraria di Tyrion, che la sprona a cambiare idea.

704 Jon & Theon Promo

Jon si confronta con Theon Greyjoy.

Daenerys decide quindi di chiedere consiglio a Jon, il quale afferma che le persone che la seguono hanno creduto in lei perché ha realizzato cose ritenute impossibili e che potrà continuare a farlo costruendo un regno migliore di quello di suo padre, e non ci riuscirà dando alle fiamme migliaia di innocenti e attaccando Approdo del Re. Daenerys sembra voler dare retta al Re del Nord. Sulla spiaggia Jon incontra Theon Greyjoy, sfuggito all'assalto alla flotta Targaryen da parte dello zio Euron Greyjoy. Inizialmente Jon di mostra minaccioso verso il vecchio amico di infanzia, ma poi gli dice che l'unico motivo per cui non lo uccide è per aver salvato Sansa dai Bolton.

Bruciate tutte le scorte dei Lannister e appropriatasi dei sopravvissuti guerrieri Lannister all'incendio provato da suoi draghi, Daenerys fa ritorno a casa e Jon è lì ad aspettarla. Jon Snow osserva che la regina non è stata via per molto tempo, Daenerys risponde con cautela che ha meno nemici da affrontare adesso. Jon informa Daenerys circa la visione di Bran dell'esercito dei morti che marcia verso il Forte Orientale. Tyrion è presente e propone di portare a Sud dalla regina Cersei Lannister un Estraneo per dimostrare che l'esercito dei morti è reale. Jorah si offre volontario per andare al nord per aiutare a catturare un Estraneo mentre Jon si offre volontario per guidare la spedizione. A Forte Orientale, Jon, Ser Davos, Gendry e Ser Jorah si incontrano con Tormund e gli spiegano le loro intenzioni e ciò che pianificano di fare se la loro missione avrà successo. Infatti, catturando un Estraneo, saranno finalmente in grado di dimostrare a tutti la veridicità delle loro parole. Il comandante dei Bruti rivela loro di aver catturato degli uomini che potrebbero fare al caso loro, la Fratellanza senza Vessilli, oltre che il Mastino, che Jon riconosce, intenzionati a loro volta ad andare oltre la Barriera. Clegane, Beric Dondarrion e Thoros di Myr si uniscono così alla loro pericolosa spedizione. Malgrado le tensioni tra Jorah e Tormund e tra Gendry e la Fratellanza, il gruppo parte per la spedizione a nord della Barriera, con l'eccezione di Davos che rimarrà al forte.

Jon consegna Lungo Artiglio a Jorah

Jon consegna a Jorah Mormont Lungo Artiglio.

Marciando oltre la Barriera, Jorah discute con Jon della morte di suo padre, dicendo che morire ucciso dai suoi stessi uomini è stata la morte peggiore per lui. Jon Snow decide di restituite a Jorah Lungo Artiglio, la spada ancestrale di Casa Mormont in acciaio di Valyria che Jeor gli aveva donato per avergli salvato la vita. Jorah tuttavia ordina a Jon di tenerla poiché lui non ne è degno avendo deluso suo padre e la sua casa, dicendo che ora la spada è di Jon e della sua famiglia. Più tardi, il gruppo viene attaccato da un orso non-morto che ferisce gravemente Thoros prima che Jorah uccida la bestia con un colpo finale.

Compagnia oltre la Barriera S7

Il Mastino, Beric Dondarrion, Jorah Mormont, Jon Snow e Tormund oltre la Barriera.

Giunti al monte visto dal Mastino nelle fiamme, Jon guida un'imboscata contro un Estraneo e una piccola avanguardia di non-morti che lo seguono. Ucciso l'Estraneo, tutti i non-morti periscono eccetto uno, che viene inibito, ritenendo che ogni non-morto è legato all'Estraneo che lo ha generato. Il sopravvissuto allarma il Re della Notte e Jon ordina la ritirata, imponendo a Gendry di tornare al Forte Orientale per inviare un corvo a Daenerys e chiedere soccorso. Il gruppo rimane circondato dall'esercito non-morto su un isolotto in mezzo ad un lago ghiacciato, che i non-morti hanno paura di attraversare per paura di finire in acqua. Poche ore dopo però Thoros perde la vita e Beric brucia il suo cadavere. Intanto Gendry corre il più velocemente possibile verso la Barriera e la sua richiesta di aiuto giunge a Roccia del Drago, dove Daenerys, nonostante Tyrion cerchi di fermarla, parte subito dall'isola con i suoi tre draghi. La situazione è disastrosa e Tormund rischia di venire ucciso, ma l'arrivo di Daenerys ribalta la situazione. Mentre Viserion e Rhaegal distruggono le orde di non-morti con le loro fiamme, Daenerys atterra sull'isolotto in groppa a Drogon per permettere al gruppo di montare in groppa e fuggire via. Jon rimane a terra per dare agli altri abbastanza tempo per salire su Drogon con il non-morto catturato, ma nel frattempo il Re della Notte con un giavellotto di cristallo riesce ad uccidere Viserion, tra lo shock dei presenti.

Daenerys e Jon sulla nave

Jon Snow giura fedeltà a Daenery, rinunciando al titolo di Re del Nord.

Jon, vedendo che il Re della Notte sta per lanciare un altro giavellotto stavolta rivolto contro Drogon, urla a Daenerys e gli altri di andarsene, subito prima di venir trascinato in acqua dai non-morti. La Madre dei Draghi, a malincuore, ordina la fuga. Il ragazzo, dopo essere uscito a fatica dall'acqua, viene raggiunto e salvato da suo zio Benjen Stark, che cede il suo cavallo e si sacrifica per permettergli la fuga. Jon privo di sensi, ma ancora vivo nonostante l'ipotermia riesce a raggiungere la Barriera e viene soccorso e trasportato sulla nave della flotta Targaryen e poi spogliato degli abiti congelati. Daenerys ha modo di vedere le cicatrici delle ferite mortali sul corpo di Jon, capendo che Davos non esagerava sul suo conto. Al suo risveglio, Jon tenta di consolarla per la morte di Viserion, ma quest'ultima, ormai determinata a sconfiggere il Re della Notte, promette a Jon il suo aiuto. Per ringraziarla, Jon rinuncia al titolo di Re del Nord e diventa suo Lord, durante la conversazione i due si accorgono di provare dei sentimenti l'uno per l'altra. Daenerys però prima di lasciarsi trasportare, abbandona la stanza per permettere a Jon di riposare

Jon e Tyrion Fossa del Drago

Jon Snow e Tyrion Lannister al vertice alla Fossa del Drago.

Una volta ad Approdo del Re, mostrato il non-morto a Cersei Lannister durante il vertice alla Fossa del Drago, la regina proclama quindi una tregua a patto che, una volta terminato questo conflitto, il "Re del Nord" Jon Snow si dichiarerà neutrale quando la guerra tra lei e Daenerys riprenderà. Con sorpresa e sgomento di tutti, Jon Snow dichiara di aver già giurato fedeltà a Daenerys Targaryen, motivo per cui la Regina Cersei lascia le trattative senza che quindi Jon e Daenerys abbiano ottenuto nulla. Tyrion e Daenerys riconoscono la fedeltà di Jon e lo ringraziano, ma lo rimproverano dicendo che, vista la situazione, avrebbe anche potuto mentire mentre ora si è rivelato tutto inutile. Il Folletto decide allora di cercare di persuadere la sorella in privato. Il piano di Tyrion sembra aver avuto successo, in quanto Cersei torna al vertice e concede l'armistizio accettando di inviare truppe al nord per la guerra contro gli Estranei. Questo però non si rivelerà altro che essere un inganno della donna, che spera che i suoi nemici si distruggano tra loro mentre lei si riprende il controllo dei Sette Regni.

Jon enters danys chambers s7 ep7

Daenerys e Jon si rivelano i propri sentimenti reciproci.

Ritornati a Roccia del Drago, Daenerys, Jon, Jorah, Tyrion, Missandei e Varys pianificano il viaggio per raggiungere il Nord, passando per il Porto Bianco. Su consiglio di Jon, per dimostrare che Daenerys voglia aiutare il Nord e non conquistarlo, la donna non viaggerà in groppa al suo drago, ma accompagnerà Jon con le sue navi. Jon viene poi avvicinato da Theon, ammette di essere stato combattuto per tutta la vita su quale fosse la sua vera famiglia: i Greyjoy o gli Stark. Jon gli risponde che Ned Stark è stato per Theon un padre molto di più di quanto Balon lo sia stato e successivamente gli dice che lui è un Greyjoy quanto uno Stark, esortandolo quindi a salvare sua sorella da Euron. Sulla nave della flotta Targaryen diretta a Porto Bianco, Jon entra nella cabina di Daenerys e i due decidono finalmente di abbandonarsi ai loro sentimenti, facendo l'amore.

Ottava stagione[]

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Daenerys e Jon arrivano insieme a Grande Inverno.

Jon Snow e Daenerys Targaryen arrivano con le loro armate a Grande Inverno, passando da Città dell'Inverno, tra lo stupore e sospetto generale degli abitanti. Arrivato al castello e riunitosi finalmente con Bran ed Arya, Jon deve affrontare il disappunto dei suoi alfieri e di Sansa per la sua decisione di cedere il Nord a Daenerys riconoscendola come regina, ma Jon risponde di aver dovuto scegliere tra condannare il Nord ad un'inevitabile morte contro gli Estranei o inginocchiarsi per poter salvare il suo popolo. Sansa tuttavia chiede a Jon se si sia davvero inchinato per salvare il Nord o perché si sia innamorato di Daenerys.

Jon e Daenerys bacio S8

Jon e Daenerys si scambiano un bacio.

In seguito Jon, spronato da Daenerys, cavalca per la prima volta un drago, Rhaegal. Dopo essere atterrati in un luogo isolato, Jon e Dany si scambiano un bacio, ma Jon guarda preoccupato che sia Drogon che Rhaegal lo stanno osservando gelosi con fare intimidatorio. Nelle cripte, viene raggiunto da Samwell Tarly che, astioso verso Daenerys per aver giustiziato suo padre e suo fratello, rivela a Jon la verità sulle sue origini. Jon è sconvolto e riluttante a reclamare il Trono di Spade, nonostante Sam gli dica che sarebbe un sovrano migliore di Daenerys. Quando Jaime Lannister giunge a Grande Inverno rivelando che Cersei li ha ingannati circa il suo supporto, Jon si schiera con Sansa nel decidere di integrare comunque Jaime nel loro esercito, contro il parere di Daenerys che vorrebbe condannarlo a morte. Dopo una lunga indecisione, Jon svela la verità sulle sue origini a Daenerys, che subito si irrigidisce, sapendo che ora la sua pretesa al trono è meno sicura.

Viserion vs Jon Snow

Jon affronta Viserion.

All'arrivo degli Estranei, Jon e Daenerys combattono ognuno a cavallo di un drago e hanno il compito di tendere un agguato al Re della Notte. Mentre la battaglia di Grande Inverno infuria, Rhaegal, cavalcato da Jon, combatte in cielo con il non-morto Viserion, cavalcato dal Re della Notte. Lo scontro termina alla pari, facendo cadere di sella sia Jon che il Re della Notte. Quest'ultimo viene attaccato prima da Daenerys e Drogon e poi da Jon, ma rimane illeso e resuscita tutti i caduti, compresi quelli dentro le mura. Mentre il Re della Notte e gli altri Estranei raggiungono il Parco degli Dei, nelle cripte prendono vita tutti i cadaveri da anni lì seppelliti, che attaccano donne e bambini rifugiatisi lì sotto in attesa. Ritrovatosi circondato da nuovi non-morti, Jon viene salvato da Daenerys, ma poi la lascia per cercare di raggiungere Bran. Quando, infine, Viserion è in procinto di bruciare Jon, Arya riesce a pugnalare a morte il Re della Notte, mettendo fine alla battaglia e causando l'estinzione di tutti gli Estranei e i non-morti.

Gli ultimi Stark

Jon rivela la sua identità a Sansa e Arya Stark.

Con la sconfitta degli Estranei, Daenerys decide che è giunto il momento di attaccare Cersei e supplica Jon di non rivelare la verità sulle sue origini, ma egli svela il segreto alle sue sorelle adottive e subito Sansa cerca di usare l'informazione ai danni di Daenerys. Jon Snow marcia verso Approdo del Re lungo la Strada del Re con le rimanenti forze del Nord, della Valle e i restati Dothraki mentre Daenerys e gli Immacolati hanno già raggiunto Roccia del Drago, venendo però colti in un'imboscata da parte di Euron Greyjoy in cui Rhaegal viene ucciso e Missandei catturata.

Venuto a conoscenza del segreto delle origini di Jon, Varys chiede a Jon di reclamare il trono, ritenendolo più adatto a governare mettendolo in guardia sullo stato mentale sempre più instabile della Madre dei Draghi. Jon rimane però fedele a Daenerys. Varys scrive delle lettere per avvertire i Sette Regni della vera identità di Jon Snow e della crescente instabilità della Regina dei Draghi, ma alla fine viene scoperto e fatto bruciare vivo da Drogon per ordine di Daenerys. Jon è presente all'esecuzione del Ragno Tessitore. In seguito, nelle sue stanze, Daenerys cerca di baciare Jon, ma egli si rifiuta, portando la regina alla conclusione di non poter conquistare Westeros se non con la paura.

Jon, Verme Grigio e Davos entrano ad Approdo del Re

Jon Snow, Verme Grigio guidano le armate Targaryen, del Nord e della Valle ad Approdo del Re.

Approdo del Re è posta sotto assedio dalle forze congiunte del Nord, della Valle e di Daenerys. La Madre dei Draghi, in sella al suo ultimo drago, Drogon, riesce a bruciare tutta la Flotta di Ferro di Euron, distruggendo tutti gli scorpioni posti sulle mura e annientando l'intera Compagnia Dorata. In seguito a ciò, l'armata capitanata da Jon Snow e da Verme Grigio entra in città, cosa che provoca la resa immediata di tutto l'esercito Lannister. Sotto gli occhi di una Cersei sconvolta, la città si arrende e iniziano a suonare le campane in segno di resa, ma Daenerys continua comunque il suo attacco nei confronti della popolazione, facendo spiccare improvvisamente il volo al suo drago su Approdo del Re (come in una visione di Bran), contro civili ed innocenti. Visto ciò, anche gli Immacolati, gli eserciti del Nord e della Valle cominciano a saccheggiare la città, massacrando donne e bambini, il tutto davanti a Jon Snow, che rimane interdetto ed impotente.

Tyrion parla con Jon

Tyrion parla con Jon di Daenerys.

Dopo la battaglia, Jon e Davos incontrano Verme Grigio che sta giustiziando i soldati Lannister prigionieri. Jon e Davos cercano di farlo smettere in quanto ormai si sono arresti, ma l'Immacolato dice che gli è stato ordinato di uccidere tutti i soldati Lannister per aver servito Cersei. Jon cerca di costringerlo a fermarsi ma gli Immacolati estraggono le loro armi e Davos placa la tesa situazione dicendo a Jon di parlare con Daenerys. Più tardi, la Regina Daenerys Targaryen tiene un discorso di vittoria dinanzi ai Dothraki e agli Immacolati, nomina Verme Grigio Maestro della Guerra e promette di "liberare" tutte le terre del mondo conosciuto dai vecchi tiranni. Tyrion la accusa di aver provocato migliaia di morti innocenti dopo la resa della città e getta via la spilla da Primo Cavaliere. Daenerys lo accusa di tradimento, anche per aver liberato il fratello Jaime, e lo fa rinchiudere in una cella, dove riceve la visita di Jon Snow. Tyrion lo convince della natura di Daenerys, accecata dall'ambizione e certa di essere nel giusto.

Daenerys morte

Daenerys pugnalata da Jon ai piedi del Trono di Spade.

Jon raggiunge Daenerys nella sala del trono e lei gli propone di governare insieme e cambiare il mondo "distruggendo la ruota". Jon le chiede cosa intende fare di tutti coloro che, anche giustamente, si opporranno a lei e Daenerys risponde che non avranno scelta, non starà a loro decidere. I due si lasciano andare ad un bacio appassionato ma, improvvisamente, Jon la pugnala al cuore, uccidendola. Drogon appare, avendo percepito la morte della Madre dei Draghi e, disperato, sembra voler attaccare Jon ma poi sfoga la sua rabbia fondendo il Trono di Spade con il suo fuoco, raccogliendo infine il corpo di Daenerys e allontanandosi in volo verso est. Jon viene fatto prigioniero degli Immacolati.

Jon e Tormund finale

Jon parte in esilio con Tormund e il Popolo Libero.

Settimane dopo, ad Approdo del Re si tiene un Gran Concilio dei lord e lady più potenti di Westeros, durante il quale Sansa diventa Regina del Nord e Bran nuovo sovrano dei rimanenti sei regni, viene deciso il destino di Jon: per accontentare sia i sostenitori di Daenerys che la famiglia di Jon, quest'ultimo viene nuovamente obbligato ad unirsi ai Guardiani della Notte per essere esiliato oltre la Barriera. Tornato al Castello Nero, viene riaccolto da Tormund, Spettro e dal Popolo Libero. La sequenza finale mostra Jon varcare i cancelli della Barriera insieme ai Bruti per raggiungere il vero nord.

Dietro le quinte[]

  • Jon Snow è stato interpretato da Kit Harington mentre in italiano è stato doppiato da Daniele Giuliani.
  • Prima della scelta di Harington, gli attori Iwan Rheon (Ramsay Bolton), Alfie Allen (Theon Greyjoy) e Joe Dempsie (Gendry Baratheon) avevano partecipato alle audizioni per il ruolo di Jon Snow.
  • Anche nella vita privata, Kit Harington è molto amico di alcuni colleghi conosciuti sul set de Il Trono di Spade tra cui John Bradley (Samwell Tarly), Richard Madden (Robb Stark), Alfie Allen (Theon Greyjoy) ed Emilia Clarke (Daenerys Targaryen).
  • Dal 2012, Kit Harington ha una relazione con l'attrice Rose Leslie, interprete di Ygritte, una bruta con cui anche nella trama della serie Jon ha una relazione sentimentale. Nel settembre 2017 i due hanno annunciato il loro fidanzamento ufficiale e le nozze si sono tenute il 23 giugno 2018 al Wardhill Castle, ad Aberdeen, Scozia, di proprietà della famiglia Leslie da 900 anni.


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