Il Trono di Spade Wiki
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La Guerra dei Re da Nove Soldi, chiamata anche Quinta Ribellione Blackfyre, è un conflitto che coinvolge alcune città libere, scatenato da un gruppo di uomini ambizioni conosciuti come la Banda dei Nove. Re Jaehaerys II Targaryen invia un esercito per sconfiggerli quando la Banda sembra interessata a dirigersi verso il Continente Occidentale.

Preludio[]

Verso la fine del regno di Re Aegon V Targaryen, nel 258 CA, ad Approdo del Re arriva la notizia che la cosiddetta Banda di Nove, un gruppo di uomini ambiziosi di Essos, si riuniisce sotto l'Albero delle Corone dove giurano di aiutarsi l'un l'altro a ritagliarsi regni per ogni singolo membro. Tra loro c'è Maelys Blackfyre, meglio conosciuto come "Maelys il Mostruoso", l'ultimo Pretendente Blackfyre, che assume il comando della Compagnia Dorata uccidendo suo cugino Daemon alcuni anni prima. Il suo regno desiderato, come Daemon I Blackfyre, sono i Sette Regni.

La maggior parte degli uomini, incluso Re Aegon V e più tardi Re Jaehaerys II Targaryen, pensano che la minaccia posta da questi pretendenti sarebbe stata neutralizzata dalla forza delle Città Libere.

La Banda dei Nove raggiunge i suoi obiettivi, conquistando le Terre Contese e proteggendo la Città Libera di Tyrosh, fondata da Alequo Adarys. In secondo luogo, conquistano le Stepstones. Da lì, sono pronti a minacciare i Sette Regni.

La guerra[]

Re Jaehaerys II Targaryen, succeduto a suo padre sul Trono di Spade nel 259 CA, riconosce la minaccia della Banda di Nove, ed invia un grande esercito alle Stepstones, portando guerra alla Banda dei Nove. Il re desidera prendere personalmente il comando delle sue forze, ma il suo Primo Cavaliere, Lord Ormund Baratheon, lo persuade. Lord Ormund invece prende il comando dell'esercito dei Targaryen. L'esercito comprende una flotta di cento navi lunghe guidate da Quellon Greyjoy, Lord delle Isole di Ferro, e una forza di mille cavalieri e diecimila uomini d'arme inviati da Lord Tytos Lannister dalle Terre dell'Ovest, guidati dal fratello minore, ser Jason Lannister. Casa Martell invia lance da Dorne.

Quando l'esercito dei Targaryen sbarca nelle Stepstones nel 260 CA, i combattimenti sono sia su terra che su mare e durano per la maggior parte dell'anno. Lord Ormund è una delle prime vittime della guerra, morendo tra le braccia del suo giovane figlio, ser Steffon. Il comando passa poi a Gerold Hightower, Lord Comandante della Guardia Reale. Dopo che Ser Jason Lannister è ucciso a Pietra di Sangue, Lord Roger Reyne conduce i restanti Uomini dell'Ovest a diverse vittorie.

Molti giovani cavalieri e lord si distinguono in battaglia, tra cui Steffon Baratheon, Brynden Tully, Tywin Lannister e suo fratello Kevan , ed Aerys Targaryen. Il prozio di Lord Willam Dustin partecipa alla guerra, così come Meribald e i suoi fratelli. L'amico di Goodwin, un giovane promettente campione, è ucciso durante la guerra. Alla fine è il giovane Barristan Selmy ad uccidere Maelys il Mostruoso in duello, ponendo fine alla minaccia per i Sette Regni.

Conseguenze[]

Ci vogliono altri sei anni prima di sottrarre tutti i possedimenti della Banda dei Nove nel Continente Orientale e deporre Alequo a Tyrosh.

Con Ormund ucciso, Steffon Baratheon diventa il nuovo Lord di Capo Tempesta. Rimane amico intimo sia del principe Aerys Targaryen che di ser Tywin Lannister. Tywin divenne amaro e duro, in particolare contro il suo inefficace padre Tytos, che non ha preso parte alla guerra, rimanendo piuttosto a casa con la sua amante. Queste tensioni scoppiano presto nella Ribellione Reyne-Tarbeck nel 261 CA.

Lord Hoster Tully conosce lord Baelish: spinto dall'amicizia, lord Tully prende Petyr Baelish, figlio di lord Baelish, come protetto.

La linea maschile dei Blackfyre si estingue durante il conflitto. Questo risultato è sufficiente per nominare Barristan Selmy membro della Guardia Reale appena si presenta l'occasione.

Citazioni[]

" Hyle: La guerra dei re Novesoldi?

Meribald: La chiamarono così, anche se io non vidi mai un re, e non ricevetti neanche un soldo. Però fu una guerra. Questo sì.

"
-- Meribald a Hyle Hunt
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