Il Trono di Spade Wiki
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Donal Noye è un armaiolo, fabbro e attendente dei Guardiani della Notte in servizio al Castello Nero. Un tempo è stato un fabbro e soldato dei Baratheon.

Aspetto[]

Donal ha una grossa pancia e la manica che dovrebbe coprire il braccio mancante pinzata all'altezza della spalla. Ha il volto coperto da una leggera peluria nera e il naso piatto. Nonostante il braccio mancante, Donal è forte e muscoloso.

Storia[]

Prima di entrare nei Guardiani della Notte, Donal era un uomo fedele ai Baratheon: lavorava a Capo Tempesta e ha forgiato lui il martello da guerra di Re Robert Baratheon, così come la prima spada di Stannis Baratheon.

Donal è veterano di molte battaglie. Dopo aver perso il braccio nell'Assedio di Capo Tempesta, durante la Ribellione di Robert Baratheon, decide di abbandonare il suo incarico.[4]

Nei libri[]

Il gioco del trono[]

Donal vede Jon Snow sconfiggere con facilità due altre reclute dei Guardiani della Notte durante l'addestramento. Prende quindi da parte il giovane e gli spiega che non si sta battendo lealmente perché lui è stato addestrato da maestri esperti, come ser Rodrik Cassel, mentre le altre reclute hanno poca, se non nessuna, esperienza in combattimento. Inoltre, Jon li umilia ulteriormente mostrando quanto sia facile per lui sconfiggerli, spingendo gli altri a temerlo e odiarlo. Inizialmente, Jon si arrabbia per quello che Donal gli ha detto, poi ci riflette e stringe amicizia con le altre reclute, aiutandoli persino nell'addestramento. Fa inoltre amicizia con lo stesso fabbro, che inizia ad aiutare nell'armeria.

Lo scontro dei re[]

Donal augura il meglio a Jon Snow, in partenza per i territori Oltre la Barriera insieme agli altri confratelli che prendono parte alla Grande Escursione.

Tempesta di spade[]

Donal è uno dei pochi uomini rimasti al Castello Nero. Quando Jon Snow, fuggito dai Bruti di Styr, si precipita al Castello Nero per avvertire dell'attacco imminente, Donal è preoccupato perché, formalmente, Jon ha disertato: si convince però a credergli e lo accompagna da Maestro Aemon, affinché l'anziano saggio gli curi le ferite e perché poi si possa iniziare ad organizzare le difese della fortezza. Nonostante abbia un solo braccio, Donal riesce a reggere Jon mentre salgono una rampa di scale e a tenerlo fermo quando Maestro Aemon gli estrae una freccia dal corpo.

Gli altri confratelli rimasti si ritirano nella Torre del Re, dato che gli altri edifici sono indifendibili. Donal assume il comando della guarnigione e manda dei messaggeri ad avvertire gli abitanti di Città della Talpa e offrire loro rifugio nella Torre del Re, se collaborano alla difesa della struttura. Durante il combattimento, i bruti riescono a occupare le scale, nonostante aver subito gravi perdite, e i confratelli fuggono verso la Barriera. Donal aveva previsto questa eventualità e aveva bagnato gli ultimi gradini di olio, così, quando i nemici sono ormai tutti sulle scale, ordina di scoccare frecce incendiarie e bruciare la struttura: i Thenn all'attacco muoiono tutti.

Anche se i Guardiani della Notte hanno respinto gli attacchi del gruppo di Styr che aveva scalato la Barriera, al di là della gigantesca muraglia di ghiaccio c'è il vasto esercito guidato da Mance Rayder da affrontare. Donal continua ad avere il comando della difesa. I bruti non hanno corde per scalare la Barriera, così attaccano le porte della galleria che passa sotto la muraglia: quando il gigante Mag il Possente inizia a sfondare le porte di ferro, Donal prende con sé alcuni uomini per difendere il passaggio. Donal riesce a proteggere l'accesso alla Barriera, pagando però con la sua vita e quella dei suoi uomini. Dopo la battaglia, Jon trova il corpo di Donal con la spina dorsale rotta dal gigante, morto a sua volta a causa della spada del fabbro conficcata nella gola.

Quando i Guardiani della Notte stanno ormai per essere sconfitti, l'arrivo provvidenziale di Stannis Baratheon riesce a volgere la situazione a loro favore, sconfiggendo i bruti durante la Battaglia di Castello Nero. Secondo Stannis, se i confratelli non fossero riusciti a tenere il castello per così tanto tempo, il suo intervento non sarebbe servito a nulla.

La danza dei draghi[]

Poiché Stannis Baratheon risiede nella Torre del Re, Jon Snow, nuovo Lord Comandante dei Guardiani della Notte, occupa la modesta stanza appartenuta a Donal, con uno stretto letto, appena dietro l'armeria del Castello Nero. Gli averi del fabbro rimasti nella stanza includono una coppa d'argento, sei monete, una stella di bronzo, una spilla di niello con il fermaglio rotto, un farsetto di broccato muffito con l'emblema araldico della Casa Baratheon. Più avanti, Jon pensa che la confraternita ha bisogno di leader con la stessa compassione di Donal Noye.

Nella serie TV[]

Nonostante Donal non appaia nella serie televisiva Il Trono di Spade, alcuni eventi che lo riguardano nei libri sono stati inseriti nelle storie di altri personaggi. È infatti Tyrion Lannister a far notare a Jon Snow di essere superiore alle altre reclute solo perché è stato addestrato da persone esperte e a spronarlo a fare amicizia aiutando i suoi compagni.

Durante la Battaglia di Castello Nero, il comando della difesa è assunto da Alliser Thorne (che nel libro arriva successivamente) e parzialmente da Jon, mentre sono Grenn ed altri confratelli ad affrontare il gigante che cerca di sfondare la porta di ferro nella galleria sotto la Barriera. Grenn e i suoi compagni riescono a uccidere il gigante, ma muoiono nel combattimento, come Donal e i suoi uomini nel libro.

Citazioni di Donal[]

" Robert era vero acciaio. Stannis è puro ferro, nero e aspro e forte, ma anche fragile, proprio come può diventare il ferro. Si spezzerà piuttosto che piegarsi. Renly? Lui è rame, chiaro e lucente, carino da guardare, ma di ben poco peso quando il gioco si fa duro. "
-- Donal a Jon Snow
" Lord? Sono un fabbro, io. Ho detto: Jon Snow, a te la Barriera "
-- Donal a Jon Snow

Citazioni su Donal[]

" Della vita, l'armaiolo Donal Noye sapeva molto, l'aveva vissuta. Aveva prestato giuramento solo dopo aver perduto il braccio nell'Assedio di Capo Tempesta. Prima era stato fabbro di Stannis Baratheon, il fratello del re. Aveva visto i Sette Regni da cima a fondo, era andato a puttane e si era ubriacato in mille taverne, aveva combattuto mille battaglie. Si diceva che fosse stato lui a forgiare la mazza ferrata con la quale Re Robert aveva spezzato la vita di Rhaegar Targaryen nella Battaglia del Tridente. Aveva fatto cose che Jon non sarebbe mai stato in grado neppure d'immaginare. E quando ormai era diventato vecchio, ben oltre i trent'anni, era stato colpito in profondità da un'ascia. La ferita aveva continuato a suppurare finché non c'era stata altra via che amputargli il braccio. Solo allora, monco ma ancora ben lontano dalla fine dei suoi giorni, era salito fino alla Barriera. "
-- Pensieri di Jon Snow
" I suoi tesori erano i suoi utensili, e le spade e i pugnali che aveva fabbricato. La forgia, era quella la sua vita. "
-- Pensieri di Jon Snow
" Era stato Donal Noye a forgiare la mia prima spada, e anche la mazza da guerra di Robert. Se gli dèi avessero ritenuto giusto risparmiarlo, sarebbe stato un Lord Comandante molto migliore di tutti quegli idioti che continuano ad accapigliarsi là sotto. "
-- Stannis Baratheon a Jon Snow
" Un fabbro con un braccio solo che fa la festa a Mag il Possente? Har! Ecco uno scontro che avrei voluto vedere. Mance ci farà sopra un canzone, vedrai. A Donal Noye e Mag il Possente! "
-- Tormund a Jon Snow
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